Distrutto a bastonate il presepe degli scolari
Don Franco ha visto scappare dal piazzale della scuola due ragazzi incappucciati «Provo amarezza, non hanno alcun rispetto per i simboli». Indagano i carabinieri
RIVA. Alcuni ragazzini, sabato sera, si sono divertiti a distruggere, forse usando anche mazze di legno, i personaggi del presepe costruito tre anni fa (tutto a mano e in gesso) dai bambini delle scuole primarie “Gianfranco Fedrigoni” del Varone. Sull'episodio indagano i carabinieri della compagnia comando di Riva, intervenuti pochi istanti dopo la telefonata di allarme, data da don Franco Pavesi. «Ho sentito dei rumori forti, provenire dall'esterno, come se qualcuno stesse rompendo dei cocci, mi sono affacciato alla finestra del mio studio e ho visto correre dal piazzale della scuola verso la canonica due ragazzini, con la testa coperta dal cappuccio della giacca a vento. Poi ho guardato verso il piazzale e ho visto quello scempio».
Nella voce di padre Franco, parroco della canonica di Varone da ben 12 anni, c'è amarezza, rammarico e indignazione. Ma soprattutto stupore. «Mi avvio al mio tredicesimo anno in parrocchia, ma un gesto simile non era mai successo prima. Non è comprensibile, significa che questi ragazzini non hanno alcun rispetto dei simboli, non solo quelli cristiani, ma anche quelli comuni». Don Franco non si capacita del gesto. Deliberato e mirato: «Se fossero state persone ubriache potrei anche capire, ma erano ragazzini, sui 12, 15 anni». I giovani vandali (don Franco ne ha visti scappare solo due, ma potrebbero essere stati anche di più) si sono accaniti con rara violenza con le statue in gesso. E ieri mattina, i bidelli della scuola hanno ripulito tutto in fretta, «per non creare uno choc negli alunni al rientro a scuola».
Il presepe era diventato il “vanto” della scuola elementare di Varone. Costruito tre anni fa, era una piccola opera d'arte: tutti i personaggi, compreso Gesù bambino, erano stati plasmati dalle mani dei bambini, usando il gesso e la carta pesta. Il presepe veniva collocato sotto la tettoia dell'ingresso della scuola. Sabato sera i piccoli vandali lo hanno distrutto. Hanno preso i vari personaggi, compreso Gesù bambino, e li hanno scaraventati sul piazzale. Ancora don Franco: «Erano circa le otto e mezza. Mi stavo apprestando a chiudere le tapparelle del mio studio, quando ho avvertito dei rumori, forti, provenire dall'esterno – racconta – pensavo fossero i camion della ditta Bonora che si trova dietro alla canonica. Invece, quando ho aperto la finestra, ho visto due ragazzini che scappavano di corsa dal piazzale verso la canonica, per dileguarsi oltre la recinzione. Allora ho chiamato subito i carabinieri, al 112». Don Franco è sceso immediatamente da basso ma ormai dei due vandali non c'era più traccia. «Come penitenza, se li avessi presi subito, li avrei costretti ad incollare tutti i pezzi, per tutta la notte. Sono episodi che mi amareggiano».(n.f.)
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