Disoccupazione, in Trentino è al 6,1%
I nuovi dati Istat fanno preoccupare. Ianeselli (Cgil): «La crisi non è finita, anzi rischia di acuirsi nel 2013»
TRENTO. Nel 2012 il tasso di disoccupazione in Trentino ha raggiunto il 6,1%, circa un punto e mezzo in più rispetto al 2011. Lo comunica l’Istat che, con l’ultima rilevazione sull’andamento dell’occupazione, certifica anche che in provincia di Trento nel quarto trimestre 2012 si è registrato un lieve peggioramento rispetto al terzo trimestre e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dicembre del 2012 infatti il tasso di disoccupazione in Trentino si è attestato al 6% rispetto al 5,8% di settembre 2012 e al 5,9% di dicembre 2011. A fine dicembre 2012 in Trentino i disoccupati calcolati dall’Istat erano circa 15 mila, mille in più rispetto allo scorso settembre ma anche rispetto al dicembre 2012.
Rispetto al quadro nazionale, il Trentino risulta tra i territori con le migliori performance in Italia, secondo solo all’Alto Adige. Dietro il Trentino ci sono Veneto (6,6%), Friuli (6,8%), Valle d’Aosta ed Emilia Romagna (7,1%) e Lombardia (7,5%).
«Il confronto con le altre regioni italiane - commenta Franco Ianeselli della segreteria confederale della Cgil del Trentino - non è certo negativo. Ma il fatto che la disoccupazione resti intorno al 6% e il tasso di occupazione risulti in calo, testimonia le difficoltà economiche e sociali prodotte dalla recessione in atto. La crisi non è finita, anzi, con il 2013 rischia di acuirsi producendo un’ulteriore perdita di posti di lavoro anche in Trentino che va tamponata con misure per la crescita e con politiche di sostegno al reddito».