Diatec, la ricerca per sfidare il mondo

Il gruppo industriale (847 addetti, 120 in Trentino) tiene bene nonostante la crisi e investe all’estero


di Giacomo Eccher


CLES. I risultati tengono nonostante le difficili condizioni di mercato, con un utile netto d'esercizio, seppure con un calo rispetto al 2010, di 1,7 milioni di euro. Questo il bilancio 2011 approvato dall'assemblea dei soci della Diatec Holding Spa di Cles che lo scorso anno, nonostante le difficoltà congiunturali che non risparmiano il settore, non ha rinunciato agli investimenti con una cifra di 6,0 ml di Euro, somma record nella storia del Gruppo che fa capo a Diego Mosna. Tornando ai numeri, il fatturato nel 2011 (189 milioni di euro) si è mantenuto sui livelli molto vicini al quelli del 2010 (190,6 milioni) e sotto il profilo patrimoniale ha tatto segnare il miglior rapporto d'indebitamento di sempre (pari a 0,50, a fine 2010 era 0,60) con un equilibrio ottimale tra mezzi propri e ricorso al credito.

«Le difficoltà di mercato ci sono e sono importanti, ma il Gruppo ha saputo difendere il proprio posizionamento commerciale e la solidità dei brand “Diatec “ e “Sihl” andando incontro alle esigenze dei clienti anche in termini finanziari. Questo ci ha dato ci ha dato una marginalità di ricavi meno brillante rispetto ala passato, ma abbiamo tenuto il mercato e conservato quasi intatta la forza lavoro con un calo fisiologico del 2,5% rispetto all'anno precedente», spiega l'Ad Stefano Corvo, presentando il documento contabile.

I dipendenti della Diatec Holding Spa al 31 dicembre 2011 erano 847 contro gli 869 dello stesso giorno dell'anno precedente. Di questi 120 sono in Trentino (dove non ci sono stati cali) e soprattutto a Cles: 110 quasi tutti della valle di cui 50 impiegati nello stabilimento (storico) Diatec lungo la provinciale verso Tuenno, e 60 in quello Diatex, in via del campo sportivo. Gli altri collaboratori sono in Italia (una decina) nelle rete commerciali ed assistenza e negli stabilimenti esteri in Francia, Svizzera, Usa. Nonostante le difficoltà, la Diatec non rinuncia agli investimenti tecnici e tecnologici che nel 2011 hanno toccato l'importante cifra di 6.0 milioni di euro. Di questa somma, ben 1.8 milioni di euro sono andati a rafforzare l'impronta “green” del gruppo posizionando su tutte le sedi italiane pannelli fotovoltaici. Con due risultati: una potenza complessiva installata di auto produzione elettrica di 2.2 Megawatts e le coperture bonificate dall'amianto. «Oggi siamo 100% amianto free», sottolinea con orgoglio il dottor Corvo.

Il grosso degli investimenti (3.9 milioni di euro, interamente spesati) sono stati finalizzati all'attività di ricerca e sviluppo interna proseguendo nell'esplorazione di nuovi settori d'interesse: in particolare i supporti della stampa digitale a colori, ma anche in area contigue come il trattamento plastiche antigraffio, film, il settore medicale, il trattamento tessuti e i separatori per batterie, una tecnologia che ha aperto mercati nuovi tra cui Israele e Corea. Cresce anche l'interesse per la microelettronica con importanti collaborazioni (di cui una con la Fbk, Fondazione Bruno Kessler) nel segmento dei sensori di ultima generazione. Nell'immediato futuro, la Diatec Holding spa cerca sempre nuovi fronti geografici e produttivi. «La prossima settimana il presidente Mosna sarà in Brasile ed è appena tornato dalla Turchia, mercati in espansione dove volgiamo posizionarci), conclude Corvo.

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