DOLOMITI UNESCO

Dellai: "Stop al traffico sui passi, il pedaggio non serve"

Il governatore propone una chiusura selettiva garantendo il trasporto pubblico: "Il ticket non ridurrebbe le auto"



TRENTO. Chiusura selettiva del traffico, garantendo un trasporto pubblico coordinato tra le regioni dolomitiche. Ma niente pedaggio sui passi: «Non servono a ridurre il traffico». Ecco la ricetta del governatore Lorenzo Dellai per ridare ossigeno ai quattro passi dolomitici, soffocati ogni estate dai gas di scarico di automobili e motociclette.
 Il governatore pensa di estendere le giornate di chiusura (“oggi sono solo 3 o 4 all’anno ed hanno un grande richiamo turistico e di immagine”), ma anche ad una mobilità alternativa in accordo con le regioni confinanti.
 Le idee sul tappeto sono tante, ma per ora l’unica certa è che il Trentino non introdurrà alcun pedaggio per il transito di auto e moto. Dellai lo ha ribadito in una intervista al Trentino e - venerdì sera - ha rimarcato il concetto durante un incontro in val di Fassa legato alle prospettive che il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità pongono a chi amministra il territorio e a chi, nel contesto dolomitico, vive e lavora.
 «Noi siamo contrari ai ticket» ha detto ancora il governatore. «Dove questo sistema è stato praticato, come sul passo del Rombo, non ha dato i frutti sperati, ma ha solo introdotto una gabella che seleziona semmai il traffico a seconda del reddito, ma di certo non lo riduce».
 La giunta guarda con maggiore interesse ad altre forme di “riossigenazione” delle Dolomiti: «Siamo favorevoli a chiusure selettive, garantendo in un certo numero di giornate l’anno un trasporto pubblico coordinato tra le tre province dolomitiche. Così si comincia a far crescere una cultura diversa della mobilità in montagna» ha spiegato Dellai.
 I margini per arrivare ad un accordo interregionale ci sono. Ma chi lo dovrà coordinare? «A mio avviso la Fondazione che abbiamo costituito e che deve gestire il messaggio delle Dolomiti come patrimonio dell’Unesco è il luogo ideale per studiare un piano, elaborare una mobilità progressivamente alternativa».
 Il presidente è molto attratto dalle chiusure “spot” dei passi, giornate a traffico fermo che già oggi riscuotono enorme successo: «Aumentiamole - dice - costruiamoci attorno anche degli eventi e un’offerta turistica».
 Venerdì sera, durante l’incontro in val di Fassa, il presidente e l’assessore Mauro Gilmozzi, sono tornati sul tema della mobilità dolomitica proponendo una visione di ampio respiro, che passa anche da Metroland: «I territori che faranno scelte coraggiose sul piano della mobilità - ha confermato Dellai - avranno in futuro un turismo di alta qualità, gli altri dovranno accontentarsi di un turismo di risulta. Per questo penso ad un sistema misto di trasporto pubblico non solo per il Trentino ma che possa interessare tutto il territorio dolomitico».
 Con l’intervento del governatore prende forza l’appello rinnovato pochi giorni fa da Sat, Cai di Bolzano e Alpenverein proprio in direzione della chiusura dei passi, almeno durante le ore centrali della giornata. Ma da Bolzano la giunta altoatesina continua a sostenere la via del pedaggio come la soluzione del problema traffico













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