Da Vinci e Rosmini, fusione tra i licei linguistici
Dal prossimo anno diventeranno una realtà unica: sede probabile all'ex seminario. Famiglie preoccupate
TRENTO. Unione in vista per i licei linguistici del Da Vinci e del Rosmini. Dal prossimo anno scolastico 2012/2013 le due esperienze confluiranno in un unico liceo linguistico all'interno dell'ex Seminario minore. Il progetto è nei programmi della Provincia da qualche anno, ma adesso si è finalmente arrivati alla stretta finale per un progetto che, però, divide le famiglie.
Questi sono giorni di riunioni decisive per definire il futuro di quello che sarà il primo liceo linguistico "autonomo" della città. "Autonomo" nel senso che non sarà all'interno di un altro istituto, com'è accaduto fino ad ora. Al Da Vinci, infatti, l'attività del linguistico è nata a fianco a quella dello scientifico. Al Rosmini si è sviluppata nel contesto del lice piscosociopedagogico. Dal prossimo anno scolastico, invece, ci sarà un liceo linguistico a sé stante, che unirà le due positive esperienze.
Ci sono, comunque, ancora dei nodi da sciogliere. In primis, la sede. La pista più concreta porta a pensare che sarà l'ex Seminario minore, alle spalle del Da Vinci, recentemente ristrutturato. L'altro nodo, invece, è prettamente didattico e pone il problema dell'articolazione del quinquennio. Proprio domani sera si svolgerà una riunione con i docenti dalla quale dovrebbe emergere qualche certezza in più.
Negli ultimi anni gli indirizzi linguistici, in città, hanno visto una notevole crescita di iscritti. Al Rosmini per l'anno scolastico in corso gli iscritti erano stati 327: troppi per gli spazi a disposizione, tanto che alcuni sono stati "dirottati" proprio al Da Vinci, dove il trend è altrettanto positivo. Anche per questo è nata l'idea di creare un Polo linguistico unico, unendo le due esperienze. Un'idea che però non piace a tutti.
Alcuni genitori del Rosmini, infatti, nell'aprile scorso avevano protestato contro questa ipotesi spiegando che i due licei hanno caratteristiche molto differenti tra loro. Al Rosmini, spiegavano ad esempio, si parte dalla prima superiore con tre lingue straniere (inglese, tedesco e francese o spagnolo), mentre al Da Vinci la terza lingua parte dalla terza superiore. Al Rosmini, inoltre, ci sono esperienze avanzate di lingua veicolare: s'insegna la storia in lingua straniera dalla prima superiore e dalla terza si aggiungono anche storia dell'arte, diritto e geografia. Anche di questo si discuterà nelle prossime riunioni, per cercare di tutelare le eccellenza portare avanti in questi anni dai due istituti che diventeranno un unico Polo delle lingue straniere.