Da luglio si tornerà sulla Torre 

Partiti i lavori di restauro dopo l’incendio del 2015: costeranno 400 mila euro. Punto panoramico a 360°


di Fabio Peterlongo


TRENTO. Trento potrà riappropriarsi della sua torre entro il 7 luglio, dopo 180 giorni di lavori. La mattina del 4 agosto 2015, in un cielo azzurro d’estate, la Torre civica bruciava. Le fiamme scatenate da un cortocircuito divoravano gli interni in legno dei piani sommitali. La “vecchia Renga”, ovvero la campana di fine Settecento, precipitava di alcuni metri: l’incendio, che aveva raggiunto temperature di 700 gradi, ne fondeva le parti di stagno rendendola “sorda”.

L’architetto Daniela Tessarin, responsabile del restauro per il Comune, ricorda quei momenti: «Arriva la telefonata: “Sta andando a fuoco la torre”. Mi affaccio alla finestra e vedo una nube di fumo nero sopra il centro di Trento. Fu uno spettacolo terribile, che colpì uno dei simboli della città».

A un anno e mezzo di distanza, i lavori di ripristino sono pronti a partire. Una nuova campana simile all'originale per dimensioni e caratteristiche sonore sarà fusa a febbraio.

I lavori. Ad occuparsi dei lavori saranno le imprese Pederzolli e Ampelio (restauri murali), Officina Filippi (carpenteria metallica) e North Systems (impianti elettrici). Il progetto ha un valore complessivo di 400mila euro.

Il lavoro più significativo consisterà nella realizzazione della nuova scala in acciaio, calata all'interno della torre dalla cella campanaria.

Tessarin descrive la complessità dell’intervento: «Si lavorerà sempre in quota, attorno ai 35 metri, con possibili disagi per il centro storico. Faremo salire i materiali e le persone con un elevatore meccanico mentre una scala di sicurezza sarà posata sullo scalone di via Garibaldi».

L'intervento prevede anche un nuovo impianto di illuminazione e rilevazione incendi, oltre al ripristino dei meccanismi per il suono della campana e il funzionamento dell’orologio, che segna ancora le 10:50, l’ora dell’incendio.

Tessarin si dice ottimista sulla rapidità dei lavori: «Saranno conclusi entro 180 giorni, attorno al 7 luglio. Vorremmo però essere in grado di riconsegnare la torre alla città già in tempo per le Feste vigiliane».

Il punto panoramico. La cella campanaria non sarà ricomposta esattamente com'era, ma verrà in qualche modo migliorata per aumentarne la spettacolarità. Spiega Tessarin: «Vogliamo oltrepassare gli scuroni in legno che bloccavano la visuale circostante. Avremo una visione a 360 gradi del panorama della città. Otterremo così uno straordinario punto panoramico a disposizione dei visitatori che potranno tornare a visitare la torre in piccoli gruppi».

La nuova campana. Tessarin descrive la nuova campana, dal costo di 30mila euro: «Ogni campana ricalca il periodo storico in cui è realizzata: vi sarà incisa l'aquila di San Venceslao con la scritta “Comune di Trento”, insieme a una serie di iscrizioni in latino che ricorderanno l'incendio e una dedica della città. Sarà decorata da un fregio, una treccia piatta, che richiama il motivo rinascimentale». La vecchia campana sarà posta all'ottavo livello, dove è caduta, a memoria dell'incidente. E proprio come la “vecchia Renga”, la nuova campana peserà 1500 kg, avrà un diametro di 135 centimetri e suonerà in re bemolle.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano