Cucina trentina, le badanti vanno a lezione dallo chef

Iniziativa della Comunità val di Non con il comune di Tassullo e il Cinformi Un successo: 62 richieste per 15 posti. Corsi aperti anche alle Donne rurali


di Giacomo Eccher


TASSULLO. Da oggi e per cinque sabati nello spazio cucina del Centro anziani di Tassullo lo chef Carlo Bacca tiene un corso di cucina per badanti e donne della valle, Rurali e non.

L'idea, lanciata dalla Comunità della valle di Non in collaborazione con il Comune di Tassullo e il Cinformi di Trento (lo sportello che si occupa dei migranti), punta a favorire la conoscenza tra residenti ed immigrati attraverso uno strumento, la cucina, che coinvolge e interessa indistintamente tutti. Ieri nel municipio di Tassullo la presentazione dell'iniziativa a cura dell'assessore della Comunità val di Non, Carmen Noldin, del sindaco Menapace, della consigliera di Parità, Stenico, del consigliere Magnani e dall'associazione “Intrecci” che rappresenta le donne immigrate in valle di Non.

Il motto dell'iniziativa sono “Le tre tazze di té”, un detto pakistano per cui se bevi una tazza di te con qualcuno, sei suo ospite, se ne bevi due sei suo amico e dalla terza in poi sei della famiglia. «Un concetto che da l'idea di ospitalità e della capacità di rapportarsi attraverso semplici momenti della quotidianità, e la preparazione del cibo è uno dei momenti che più avvicinano», ha detto l'assessore.

L'originalità della proposta è che mette insieme donne (ma gli uomini non sono esclusi a priori) della valle e le straniere, con un occhio particolare alle badanti. «Chi accudisce un anziano deve sapersi rapportare anche attraverso la cucina, e le varie conoscenze e ricette sono un reciproco arricchimento», ha concluso Noldin.

L'idea a quanto pare è piaciuta e le domande di partecipazione sono ben 62 ma per il corso che parte oggi a Tassullo ne sono state accettate solo 15, tra badanti e donne rurali che hanno accolto con entusiasmo la sfida sotto la guida esperta dello chef Bacca, non nuovo a questa esperienza di cucina multiculturale.

Il corso verrà così ripetuto in autunno a Cavareno, per donne rurali e badanti dell'Alta valle. Alla presentazione è intervenuto Carlo Bacca che oltre alla competenza come cuoco porta la sua straordinaria testimonianza di uomo che vive con forza la sua vita, segnata dalla malattia, la Sla.

Un’iniziativa analoga è stata organizzata nelle scorse settimana a Pergine, dove i promotori hanno voluto favorire la conoscenza della cucina tradizionale trentina fra quelle persone che ogni giorni si devono prendere cura, anche dal punto di vista alimentare, degli anziani.

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