Crescita, le imprese trentine ci credono

La ricerca sulla congiuntura realizzata dalla Fondazione Nord Est: preoccupano ancora gli ordini fermi


Jacopo Tomasi


TRENTO. Mentre gli imprenditori del Nord Est vedono tutto nero, le imprese trentine sono più fiduciose grazie ad una produzione che, per molti, nella seconda metà del 2011 sarà in crescita rispetto ad un anno fa. Preoccupano anche in Trentino Alto Adige, però, gli ordini fermi e i fatturati stagnanti. Segnali di un futuro ancora incerto e di un presente in cui si naviga a vista. Altri aspetti negativi sonon la liquidità insufficiente e i pagamenti che avvengono costantemente in ritardo, aumentando le difficoltà delle imprese. Per questo gli imprenditori locali chiedono alle banche di intervenire per aiutare le aziende facilitando l'accesso al credito.

Proprio la Banca di Trento e Bolzano (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha promosso una ricerca, realizzata dalla Fondazione Nord Est, sulla congiuntura nel Nord Est, con un focus sulla situazione del Trentino Alto Adige. La fotografia, che è stata illustrata ieri da Silvia Oliva, presenta qualche luce ma anche diverse zone d'ombra. Nella nostra regione, infatti, il clima di fiducia del sistema produttivo risulta in peggioramento per la seconda parte del 2011. I pessimisti sono più degli ottimisti, anche se l'eccezione che conferma la regola è dettata dal fatto che le attese delle imprese trentine sulla produzione per il secondo semestre 2011 sono ampiamente positive. Il 36% degli intervistati prevede una crescita della produzione per la propria azienda, quasi il 14% in più rispetto ad un anno fa.

A Bolzano, invece, prevalgono coloro che prevedono una flessione della produzione (30%). Tornando alle opinioni degli imprenditori trentini, l'occupazione resterà stabile, mentre a preoccupare così come a Bolzano, sono invece i fatturati (per il 31,2 per cento diminuiranno) e gli ordini sia interni che esterni (i pessimisti prevalgono sugli ottimisti). Positivo anche il dato relativo agli investimenti. Se queste sono solo percezioni sulla seconda metà dell'anno, più tangibili sono i dati relativi ai primi sei mesi del 2011. A Trento colpisce il 41% di imprenditori che parla di un aumento della produzione, mentre in Alto Adige il dato si ferma al 24%. A soffire la crisi sono soprattutto le piccole imprese. Per far fronte alla crisi gli imprenditori chiedono al mondo del credito di fare la sua parte e Nicola Calabrò, direttore generale della Banca di Trento e Bolzano, non si tira indietro. «Grazie alla disponibilità del Gruppo Intesa Sanpaolo le nostre filiali sul territorio possono offrire credito».













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