Covid, inverno nero nei nidi di Trento: 690 bambini in isolamento su 1148 iscritti
Gennaio il mese più difficile con 29 sezioni chiuse. Da domani una sola classe in quarantena. Tariffa sospesa per il periodo di chiusura
TRENTO. Sono 690 i bambini degli asili nido di Trento, su 1184 iscritti, che da settembre sono finiti in isolamento causa Covid.
La pandemia da Covid 19 nel corso dell’anno educativo corrente ha avuto riflessi significativi sull’attività dei nidi d'infanzia del Comune di Trento a partire dalla seconda settimana di gennaio. I primi casi di chiusura di sezioni o gruppi si sono riscontrati a partire dalla fine di dicembre – è stato spiegato oggi (7 febbraio) in conferenza stampa – quando su 24 nidi, due sezioni in altrettanti nidi sono state poste in isolamento con provvedimento del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria a ridosso delle festività natalizie.
Maggiore è stata invece l’incidenza dopo la ripresa delle attività a gennaio. In particolare, a partire dal 14 gennaio, sono sono state 29 le sezioni/nidi chiuse per isolamento a seguito del riscontro di situazioni di positività.
Complessivamente su 1.148 bambini iscritti, da settembre sono stati interessati dalla disposizione di isolamento circa 690 bambini a fronte di un numero di casi totali di positività pari a 87 riscontrate di cui 52 bambini e 35 educatori.
Da domani 8 febbraio solo una sezione rimane ancora in isolamento (salvo revoca per provvedimento più favorevole), e tutte le altre sezioni sono aperte.
Dall’analisi dei dati emerge come la criticità, pur rilevante numericamente per l’impatto avuto sui tanti bambini/e coinvolti dalle quarantene preventive, sia circoscritta temporalmente al solo mese di gennaio, rispecchiando peraltro l’andamento pandemico generale.
Le scelte organizzative, operate dall’Amministrazione comunale sulla base delle indicazioni dell’Azienda sanitaria, confermano la buona impostazione di un sistema che guarda alla sicurezza sanitaria, accompagnandosi in un positivo equilibrio con la parte educativa e relazionale per i bambini stessi, insieme all’investimento nella politica di conciliazione per le famiglie. L’anno educativo 2021/22 ha potuto contare su un aumento delle capienze con conseguente maggior accoglimento delle domande di inserimento al nido, la formazione di gruppi stabili composti dagli stessi bambini insieme alle loro educatrici, minimizzando così le possibilità di contatto tra bambini di gruppi diversi.
Anche in conformità alle disposizioni regolamentari vigenti e nella consapevolezza dei disagi organizzativi ed economici subiti dalle famiglie beneficiarie del servizio, l’applicazione della tariffa viene sospesa per tutto il periodo di isolamento o sospensione delle attività educative anche già disposte con provvedimenti del Comune o dell’autorità sanitaria.