Corte d’Appello, contenziosi civili in calo
Colpa della crisi economica. In aumento a Trento, invece, le cause in materia di diritto del lavoro
TRENTO. «Nei tribunali della regione c’è una leggera flessione del contenzioso civile, in particolare quello ordinario». Lo ha detto ieri la Presidente della Corte d’appello di Trento, Gloria Servetti, trattando i numeri della giustizia civile, in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, sabato a Trento. La premessa riguarda il rendimento degli uffici, che è soddisfacente. Per il contenzioso civile, i dati di Trento e di Bolzano evidenziano un calo per Trento di circa 900 cause in meno e per Bolzano di circa 700. «Abbiamo 10.034 iscrizioni rispetto alle precedenti 10.949, Bolzano è passata da 10.326 a 9.611. A fronte di questi ingressi per il civile sono diminuite le definizioni, in modo proporzionale. Dalle 10.600 di Trento dell’anno precedente siamo passati a 9.800. I valori assoluti non destano preoccupazione, sono ben assorbibili, ma le statistiche danno conto di queste percentuali». Effetto positivo hanno avuto i tentativi di conciliazione rinnovati dai giudici.
La lettura della flessione del contenzioso civile, la Presidente la specifica come opinione sotto il profilo sociale ed economico. Il minor benessere ha influito anche in questo distretto ed ha limitato il ricorso al contenzioso, per gli inevitabili costi connessi. «Questo anche perché le spese di giustizia relative al gratuito patrocinio, a spese dello Stato o dell’Erario, sono invece aumentate». Ciò significa che laddove ci si può avvalere di una causa a costi ridotti si procede, se invece ci sono sufficienti denari, la decisione si pondera con maggior oculatezza.
La ricaduta non è negativa, dal momento che c’è una fascia di contenzioso che avrebbe potuto non essere promossa. «Serve buona volontà da parte delle parti e dei difensori di fiducia. Il più delle volte è un contenzioso trattabile». Per quanto riguarda la Corte, gli ingressi sono stati quasi identici sul civile rispetto all’anno precedente. È stato però registrato su Trento, un aumento del contenzioso in materia di diritto del lavoro con un+ 67% «che non è poco». A livello numerico si è passati dalle 93 iscrizioni alle 152. Gli indici percentuali nel territorio hanno un valore particolare. È arrivato un flusso di contenzioso lavoristico sul pubblico impiego che prima non a aveva fatto sentire i suoi effetti in Corte, ma è normale in un ufficio di secondo grado. In tribunale infatti non c’è stato questo incremento, anzi una lieve flessione della materia del lavoro, per Trento e Bolzano. (f.q.)