Corsa a “riparare” le foreste più rischi per i boscaioli
Sicurezza. Il pericolo cresce per la riduzione dei prezzi. La Provincia: «Non improvvisatevi» L’allarme della Fenalt dopo l’ultimo infortunio: «Problemi di formazione e controlli»
TRENTO. «Il problema della sicurezza nei nostri boschi in questo momento è più che mai attuale, anche perché l’abbassamento dei prezzi innesca meccanismi che possono mettere a rischio i lavoratori: è quindi importante più che mai che si lavori per la formazione e il rispetto delle regole di sicurezza, perché c’è il rischio che possano verificarsi infortuni anche gravi». Lo ha detto Mauro Colaone, già dirigente provinciale delle foreste e attualmente rappresentante di una serie di aziende impegnate nei lavori forestali sui versanti colpiti dal maltempo, il giorno dopo un infortunio accaduto nei boschi della valle di Fiemme, dove un boscaiolo straniero è rimasto gravemente ferito proprio nel primo giorno di lavoro.
Lavoro pericoloso e usurante.
«Il problema della sicurezza è stato sollevato nei vari tavoli, si tratta di un’attività già di per sé rischiosa e nelle condizioni attuali il rischio aumenta ulteriormente» spiega ancora Colaone. «E in questo scenario pare impossibile che lo Stato non riconosca la professione di boscaiolo come “usurante”, tanto che questi lavoratori dovrebbero restare impegnati nei boschi anche fino a età avanzata, in attesa della possibilità di andare in pensione».
Servono controlli e formazione
Sul tema dei controlli è intervenuto ieri Maurizio Valentinotti (della Fenalt): «Siamo di fronte all’ennesimo infortunio sul lavoro nei boschi. Un aspetto grave - si legge in una nota diffusa dal sindacato - riguarda il fatto che il lavoratore era al suo primo giorno di lavoro: non è certo la prima volta che accadono infortuni gravi nel primo giorno di lavoro e ci chiediamo quale tipo di informazione, formazione e addestramento poteva avere un lavoratore straniero neo assunto. La normativa anti infortunistica prevede di fare la formazione all’atto dell’assunzione e di essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria prima di essere adibiti al lavoro: due obblighi di primaria importanza per evitare gli infortuni». Il sindacato provinciale della funzione pubblica ha inoltre criticato l’attività di prevenzione ad hoc organizzata dall’amministrazione provinciale, con un evento organizzato a Trento per domani che sarebbe stato annullato per mancanza di adesioni.
L’appello della Provincia
Sul tema della sicurezza nei boschi la Provincia ha predisposto un opuscolo informativo per mettere in guardia soprattutto i “boscaioli occasionali” dai pericoli che si possono correre lavorando nelle foreste sradicate dal vento: «L’elevata pericolosità di questi lavori richiede operatori esperti e qualificati. Se non sei formato - si legge nella pubblicazione - la tua vita è in pericolo, lascia fare ai professionisti».
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