Coop, 2018 difficile Ma il sistema è riuscito a tenere
trento. Per il mondo cooperativo trentino, il 2018 è stato percepito come un anno difficile, complesso ma affrontato con ottimismo e in grado di restituire - nonostante tutto - risultati abbastanza...
trento. Per il mondo cooperativo trentino, il 2018 è stato percepito come un anno difficile, complesso ma affrontato con ottimismo e in grado di restituire - nonostante tutto - risultati abbastanza soddisfacenti.
È questo, in sintesi, il risultato della consueta inchiesta sul “sentiment” della cooperazione che quest’anno ha visto rispondere 167 cooperative ai questionari inviati dall’area stampa di via Segantini. Come detto, il quadro che ne emerge è quello di un anno duro, ma con la speranza che il 2019 sarà un anno migliore. Stando alle risposte al questionario, il sistema cooperativo ha tenuto bene: l’83% delle imprese del movimento ha aumentato o confermato il fatturato, il 79% ha cresciuto o mantenuto stabile il numero di dipendenti, il 96% dichiara una soddisfacente liquidità e il 91% ha ingrandito o mantenuto gli investimenti degli anni scorsi.
Tuttavia, rispetto all’anno scorso, l’inchiesta 2018 rivela la percezione dell’aumento della complessità della situazione economica con molte più cooperative che ritengono che l’anno appena trascorso sia stato un anno difficile (dal 12% del 2017 al 23% di quest’anno) e il crollo di quelle che reputano che non lo sia stato (dal 54% al 12%). Il fatturato è in crescita per il 46% del campione, stabile per il 37% e in calo per 17%. Il settore più performante rispetto alle vendite è quello delle coop di lavoro e servizi, seguito dalle sociali e dal consumo dove però si evidenzia una situazione polarizzata: 14 famiglie cooperative in crescita, 12 in calo e 1 stabile.
Il 23% delle cooperative ha assunto nuovi collaboratori, il 21% li ha diminuiti e il 56% ha mantenuto la stessa forza lavoro del 2017. La maggior parte delle Rurali ha dichiarato personale in diminuzione grazie soprattutto al sistema dei prepensionamenti, che in Trentino è stato gestito grazie al Fondo per l’occupazione (Focc) recentemente rinnovato dalle parti.