solidarietà

Contro la Sla diecimila euro in un mese

Mobilitazione generale a Rabbi per sostenere Bepi Ruatti nella cura della malattia. «Non ci aspettavamo tanta generosità»


di Francesca Tomaselli


RABBI. Non solo docce fredde per raccogliere fondi destinati alla ricerca per la Sla. A Rabbi un’iniziativa nata a favore di Bepi Ruatti di Piazzola colpito dalla malattia ha raccolto oltre 10.000 euro in meno di un mese. Bepi, 61 anni, ha iniziato ad avere male alle braccia la primavera dell'anno scorso. La sua battaglia contro la malattia è iniziata all’ospedale S.Chiara di Trento. Dopo la diagnosi (avvenuta questa primavera) si è trasferito in cura a Torino seguito da un’equipe medica altamente specializzata. È una persona molto conosciuta in valle, dipendente della Cassa Rurale Rabbi e Caldes, ex amministratore comunale e del Comprensorio, onnipresente a tutte le manifestazione, spesso in veste di speaker.

L’iniziativa a sostegno della battaglia di Bepi è partita spontaneamente dai giovani che hanno sempre avuto con lui un ottimo rapporto umano e di esperienze condivise.

La raccolta fondi ha avuto inizio con l’apericena del 31 agosto, velocemente si è propagata nel tessuto sociale della valle. Un'energia che ha coinvolto tutti, dalle associazioni di volontariato fino ai singoli privati, terminata ieri con la chiusura delle donazioni. «Non ci aspettavamo tanto sostegno -ha detto il figlio Ivan Ruatti-, tutto ciò è un grande segnale di solidarietà che dà tanto morale a mio padre, in meno di un mese abbiamo raccolto molti fondi da devolvere alla ricerca».

Il denaro raccolto sarà devoluto al centro di ricerca regionale sulla Sla di Torino dove Bepi è in cura e a favore dell’associazione Aisla Trentino Alto Adige.

L’iniziativa solidale ha smosso anche nell’animo di Bepi Ruatti le emozioni espresse in una lettera densa gratitudine: «Grazie al comune di Rabbi, rappresentato, così umilmente e bene, dal sindaco Lorenzo e dai suoi collaboratori: Rabbi Vacanze con Matteo e Sonia, i fratelli Malanotti, di Croviana, tutti i gruppi alpini di Rabbi, la splendida Elisabetta con il suo calcetto. La Cassa Rurale di Rabbie Caldes, con tanti amministratori e tantissimi dipendenti, i grandi giovani di Piazzola, il comitato parrocchiale di Piazzola,  il gruppo solidarietà e le varie associazioni rabbiesi,  e moltissimi cittadini di Rabbi e dintorni. Tutti vicini per sostenere con il cuore il loro concittadino, il loro amico, il loro collega: il Bepi e la sua malattia. Grazie a tutto questo, grazie a mio figlio, mia figlia e alla mia compagna, mi sento forte per affrontare il mio breve o lungo futuro.

Ho dimenticato di ringraziare Bruno, sindaco di Malé, che ha dato la sua utile collaborazione volontaria per la raccolta fondi a favore di Aisla Trentino Alto Adige e per il centro di ricerca sulla Sla dell’Università di Torino, dove il sottoscritto è in cura su indicazione del reparto neurologico dell’ospedale  S.Chiara, che ha diagnosticato la mia malattia qualche mese fa. Grazie di nuovo a tutti questi miei cari amici: generosi anche nelle offerte».













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