Contadini e allevatori provano a ripartire 

A Malé la Festa del ringraziamento. L’appello di Rossi: «Acquistate prodotti locali». Calliari: «Lavorare sulle etichette»


di Sergio Zanella


MALÈ. Grande folla di agricoltori e allevatori ieri in piazza a Malè per la festa del Ringraziamento organizzata da Coldiretti per la fine del raccolto, dopo un’estate nera funestata da grandine e trombe d’aria. Circa 1800 i lavoratori stagionali a rischio.

"Coltivare e custodire il territorio" sono le parole che il governatore Ugo Rossi ha voluto riprendere e sottolineare, volgendo uno sguardo all'impegno di tutti non solo di agricoltori e allevatori, dal discorso che l'arcivescovo emerito di Trento Luigi Bressan ha pronunciato ieri nella chiesa di Santa Maria Assunta. "Sono parole unite da una congiunzione, l'una sarebbe vana senza l'altra", ha detto Rossi. "Vivere in un territorio rendendolo incontaminato non è sufficiente, sarebbe come custodirlo in un museo" ha proseguito, "così come coltivarlo senza custodirlo. Bisogna rifuggire dagli estremismi e pensare invece se in Trentino si agisce in queste due dimensioni". Rossi, che aveva esordito ringraziando gli agricoltori e gli allevatori che rendono il Trentino un territorio straordinario, ha concluso il suo saluto con un appello all'impegno di tutti i cittadini a preferire negli acquisti quotidiani i prodotti locali, così da contribuire a sostenere la propria comunità. Per il presidente di Coldiretti Gabriele Calliari «è importante arrivare all’etichettatura dei prodotti per dare ai consumatori certezza su quello che acquistano, e su questo dobbiamo ancora lavorare molto».

Alla cerimonia erano presenti anche gli assessori provinciali Michele Dallapiccola e Carlo Daldoss, il sindaco di Malé Bruno Paganini, molte autorità civili e militari e i rappresentanti di Coldiretti, degli Allevatori trentini, dell'Azienda per il Turismo e delle associazioni degli albergatori. “Le difficoltà dell'agricoltura di montagna sono note, ma esistono delle opportunità là dove il territorio è abitato, vissuto e coltivato”, ha ricordato Dallapiccola, che ha incoraggiato a perseguire la via della sostenibilità e della qualità dei prodotti, anche nel rispetto della montagna e della salute della popolazione, oltre che nell'interesse del futuro della terra trentina. Ricordando i temi affrontati nel Tavolo verde, Dallapiccola ha poi portato l'esempio della Val di Sole, che si sta mostrando capace di coniugare la sostenibilità del comparto agricolo con il sistema turistico. "I contadini devono essere orgogliosi della loro presenza e del loro essere attivi nelle istituzioni, nella società e nel rapporto con i turisti" ha detto Dallapiccola. L'agricoltura connessa con il territorio è un ulteriore valore aggiunto, come ha ricordato anche l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, che ha fatto presente la necessità di trovare nuovi spazi da coltivare e per la zootecnia e gli interventi di tipo finanziario a sostegno dei comparti. Daldoss ha poi ringraziato quanti si rendono protagonisti del luogo in cui vivono attraverso il loro lavoro, così da permettere al Trentino di mantenere la propria identità. Ai saluti istituzionali è seguita la tradizionale benedizione dei trattori nella piazza antistante la chiesa, con numerosi contadini che sono giunti a Malé a bordo dei loro mezzi.















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