Confezionano l’eroina al parco giochi
I due, arrestati dalla squadra mobile, avevano poco più di mezzo chilo di droga e oltre settemila euro in contanti
TRENTO. Al parco giochi, a pochi passi dalle scuole, comodamente seduti su una panchina per «rubare» uno dei rari raggi di sole. Una coppia di fidanzati? Non proprio. Erano sì un uomo e una donna ma non era impegnati in un tenero consesso, bensì a suddividere il carico di eroina che avevano - questa è l’accusa - da poco comperato in dosi «importanti» (50 grammi ognuna) da vendere, diciamo così, all’ingrosso. Solo che sono arrivati gli investigatori della squadra mobile che li ha arrestati. Si tratta di Giuseppina Serio, 30 anni del bolognese, e Ridha Hajji, tunisino di 39 anni che abita nel modenese. I due sono ora in carcere a Spini e dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.
E di droga ne è stata sequestrata un bel po’. Sono 529 i grammi di eroina e una quindicina quelli di cocaina che ora saranno analizzati dal laboratorio di Laives per cercare di ottenere delle informazioni supplementari.
Addosso ai due, poi, sono stati trovati svariate banconote da 10. 20, 50 e 100 euro che contante fanno un totale di 7.430 euro. «Questo aspetto - ha spiegato ieri Salvatore Ascione, dirigente della squadra mobile trentina - ci fa pensare che avessero già venduto parte del carico lungo il viaggio verso Trento». Difficile, infatti, giustificare in altro modo tutto quel contante diviso anche in tagli che si possono definire piccoli. Ma torniamo a quello che è successo. Era circa mezzogiorno quando i poliziotti sono arrivati al parco giochi di via Conci, sopra le torri di Madonna Bianca. Erano impegnati in un servizio di controllo del territorio che hanno la finalità prevenire fenomeni di microcriminalità e di spaccio. E la loro attenzione è stata catturata dai due che sembravano impegnati in un lavoro delicato. E quando si sono avvicinati, la coppia non ha avuto il tempo necessario per nascondere la droga. Lo stupefacente, come detto, era in fase di confezionamento. In particolare i due sarebbero stato impegnati nel creare dei pacchetti da circa 50 grammi da vendere in blocco. E questi pacchetti si sarebbero trasformati, in altre meni, in singole dosi da vendere in piazza.
A quanto pare i due (lui ha alcuni precedenti che sono legati al mondo dello stupefacente) da qualche periodo avevano deciso di «occuparsi» di rifornire la piazza di Trento tanto che si erano stabiliti in città. Ma avrebbero fatto più di un viaggio fra Modena e Bologna per acquistare l’eroina e la cocaina da vendere poi all’ombra del Nettuno. Facendo una stima sullo stupefacente che è stato sequestrato si può ipotizzare che la vendita avrebbe fruttato alla coppia circa 30 mila euro. (m.d.)
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