Con il tornello azzerati i furbetti del bus
L’assessore Gilmozzi risponde a Cia: «L’esperimento dà risultati. Ora serve l’aiuto degli autisti»
TRENTO. Il tornello applicato all’ingresso dei bus riduce a zero il numero di viaggiatori che salgono sugli autobus urbani senza biglietto. Il dato è stato comunicato dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi (in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere Claudio Cia) che ha citato la recente sperimentazione con il tornello installato sugli autobus della linea 17.
Ebbene - sostiene l’assessore - mentre in alcune fasce orarie il tasso di “evasione” supera il 5 per cento, l’esperimento con il tornello ha dimostrato che è possibile azzerare il fenomeno. Ma il tornello (si lege nel documento dell’assessore) ha un costo elevato, circa 15 mila euro. Ecco perché l’azienda ha avviato un percorso che dovrebbe portare alla riduzione dei viaggiatori abusivi, chiedendo agli autisti di consentire l’ingresso a bordo solamente attraverso la porta anteriore.
Un provvedimento giudicato “fantasioso” da Cia, che però secondo l’assessore Gilmozzi può dare riisultati, esattamente “come è avvenuto a Liegi, dove la salita a bordo solamente attraverso la porta anteriore ha ridotto i viaggiatori abusivi dal 18% allo 0,5%). Del resto l’indicazione di aprire solamente la porta anteriore è partita dal consiglio provinciale. Certo - si legge ancora nella risposta all’interrogazione - andrebbe valorizzato il ruolo degli autisti (attraverso accordi sindacali) nella lotta ai furbetti del bus, in modo che il tornello potrebbe anche non essere più indispensabile.
Parliamo di un fenomeno (i viaggiatori abusivi) che secondo l’assessorato vale circa 500 mial euro di minori incassi. E le quattro squadre di controllo in servizio attualmente (ognuna con tre agenti) non possono presidiare le 2 mila corse giornaliere garantite a Trento, con un transito di circa 50 mila passeggeri.