Con freddo, gelo e neve frutta e verdura alle stelle
Il clima ha avuto conseguenze sulla produzione che è stata danneggiata il prezzo delle zucchine è raddoppiato, soffrono anche cavoli, verze e cicorie
TRENTO. Le temperature scendono a picco, la neve cade, il gelo cala in gran parte d’Italia. E i prezzi di frutta e verdura si impennano. Che freddo e neve siano arrivati in gran parte d’Italia i trentini se ne sono accorti prima di tutto alla cassa del supermercato. Da lunedì i prezzi di molti prodotti sono aumentati, se non raddoppiati. In alcuni casi gli aumenti sono stati contenuti, ma in altri, come per le zucchine e i carciofi, c’è stato un vero e proprio boom. Ieri, ad esempio, le zucchine, tipico prodotto molto delicato, venivano acquistate all’ingrosso a 4 euro. I supermercati, come ad esempio, il Sait, cercano di non scaricare immediatamente tutto l’aumento sui consumatori, ma alla lunga gli aumenti si sentiranno.
Come spiega Marco Celasco, responsabile degli acquisti dei «Freschi» per il Sait, i prezzi hanno iniziato ad aumentare già da lunedì: «Le ripercussioni le stiamo vivendo in questi giorni. Siamo in costante contatto con i fornitori. Ci sono tanti ettari di colture, soprattutto verdure e orticoli, bruciate dal gelo o gravemente danneggiate. Molte aziende sono isolate dalla neve oppure hanno avuto le serre danneggiate. I problemi maggiori li constatiamo per i prodotti orticoli coltivati in campo aperto. Penso ai carciofi, ai cavoli, alle verze, alle cicorie, ai radicchi e ai broccoli. Ma ci sono gravi problemi anche per i prodotti in serra come le zucchine, i pomodori, i peperoni e l’insalata. In molti casi, infatti, le serre sono state danneggiate e il freddo ha fatto il resto. Questa situazione avrà ripercussioni non soltanto per l’immediato, ma anche per il futuro perché interi cicli sono compromessi».
Celasco spiega che il prezzo è aumentato subito e che gli aumenti sono variabili a seconda del prodotto: «Il prezzo si è mosso nell’immediato perché le quantità di prodotto sono diminuite e anche la qualità, soprattutto dal punto di vista estetico, ne ha risentito. In alcuni casi, gli aumenti sono stati del 100%.Penso soprattutto alle zucchine che sono un prodotto molto delicato. Poi ci sono prodotti che hanno subito aumenti del 20% o del 40%. Di fronte a questo, però, Sait cerca di calmierare i prezzi assorbendo parte degli aumenti. Ad esempio, oggi (ieri per chi legge) abbiamo acquistato le zucchine a 4 euro al chilo, ma continuiamo a venderle a 3 euro e 99 sperando che questa situazione non duri troppo a lungo, anche se i segnali ci dicono che non si risolverà subito. Le ripercussioni si sentiranno sicuramente per un po’ di tempo. E se i prodotti italiani non basteranno, il mercato offrirà quelli stranieri, a partire dai prodotti provenienti dalla Spagna».