Commerciante aggredito, un arresto per stalking
Fermato dalla polizia. Per il tunisino di 25 anni accusato di aver colpito al volto con un pugno Gianfranco Merlin, l’ordinanza di custodia cautelare: c’erano stati episodi segnati dalle minacce
Trento. Il nove maggio aveva colpito con un pugno (e mandato in ospedale) Gianfranco Merlin, commerciante di vicolo del Nuoto. Lunedì è stato arrestato in via Romagnosi dalla squadra mobile e dagli agenti del reparto prevenzione crimine con l’accusa di stalking. Ha portare in carcere un tunisino di 25 anni, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata chiesta e ottenuta dal sostituto procuratore Foiera.
L’episodio violento aveva destato molto scalpore, anche per la violenza del gesto. «Conosco il ragazzo che mi ha aggredito, lo vedo spesso in zona - aveva raccontato qualche ora dopo l’aggressione, Merlin - penso che sia uno spacciatore, quando è passato davanti al mio negozio gliel’ho detto per l’ennesima volta: “gira al largo”. Lui ha fatto ancora qualche passo, quindi ha appoggiato la bicicletta, è tornato indietro e mi ha colpito con un pugno in pieno volto». Il commerciante era caduto a terra e quindi, soccorso dai sanitari di Trentino Emergenza, era stato portato al pronto soccorso con il maglioncino sporco di sangue. L’aggressore, invece, era riuscito a scappare prima che in vicolo del Nuoto arrivassero i soccorritori e gli agenti della volante.
Dalla denuncia molto dettagliata dell’uomo (che aveva anche ripreso in passato il suo aggressore) era iniziata un’attività d’indagine che aveva portato ad analizzare anche i sistemi di videosorveglianza della zona per ricostruire l’accaduto e anche i “precedenti”. In questo modo la squadra mobile ha raccolto informazioni anche in relazione ad episodi precedenti. Ci sarebbero state delle minacce al commerciante, minacce che poi sono sfociate nell’aggressione fisica. Un quadro indiziario che ha portato all’accusa di atti persecutori. Quindi la richiesta dell’ordinanza di custodia che è stata firmata dal gip ed eseguita lunedì in via Romagnosi quando i poliziotti hanno fermato e arrestato il tunisino 25enne.
«Questo ennesimo arresto conferma sempre di più - è il commento del capo della squadra mobile di Trento Salvatore Ascione - quanto sia importante il rapporto ed il senso di fiducia tra la cittadinanza e la Polizia di Stato. Le segnalazioni e le denunce, come ribadito dal questore Garramone, sono i segnali più significativi della nostra azione e rappresentano quel collante tra l’azione della polizia di stato e il senso di sicurezza della collettività». M.D.