Clonavano i bancomat grazie a una telecamera
Condannati tre romeni che avevano escogitato un ingegnoso sistema per copiare i dati delle schede elettroniche e per rubare il codice segreto
TRENTO. Avevano escogitato un metodo ingegnoso per clonare bancomat e rubarne i codici. Un metodo che permetteva loro di fare prelievi senza che il legittimo proprietario del conto si accorgesse di nulla. Per questo tre cittadini romeni, Cristian Catruna, 38 anni, Dumitru Opresa, 31 anni ed Eusebiu Grand, 33 anni, sono stati condannati dal giudice Marco La Ganga a un anno e sei mesi di reclusione. Erano accusati del reato di installazione di apparecchiature atte a intercettare e di uso illegittimo di carta bancomat. Il metodo ideato dai tre era abbastanza semplice, ma complesso allo stesso momento. Applicavano agli sportelli bancomat una placchetta in plastica e un foglio di carta nell’alloggiamento del lettore magnetico. Si trattava di un lettore di carte magnetiche che memorizzava i dati della carta. I tre, poi, mettevano nella parte alta del bancomat un foglio di carta che nascondeva una micrtelecamera. In questo modo, riuscivano a vedere il codice pin che veniva digitato dai clienti. Così dopo che il cliente aveva usato il bancomat, recuperavano i dati e guardavano il codice. I tre hanno agito in una filiale dell’Unicredit di Torbole, tra il 7 e l’8 agosto 2009 e poi in una filiale della Rurale dell’Alto Garda. In questo modo sono riusciti a clonare il bancomat di una turista slovena e le hanno sottratto mille euro ritirati in uno sportello automatico di Brescia. I tre comunque sono irreperibili.
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