Cles, un nuovo crollo all’ospedale

Cede un pezzo di solaio nel reparto di medicina (davanti agli ascensori) e cade il controsoffitto: per fortuna nessun ferito



CLES. Non c'è pace per l'ospedale di Cles: dopo il crollo del soffitto nell’ala che ospita radiologia, ieri altro distacco nel reparto di medicina, al primo piano davanti al blocco ascensori costruito una quindicina di anni fa. Anche in questo caso il distacco dell'intonaco dalle pignatte del solaio ha travolto la controsoffittatura schiantandosi sul pavimento, per fortuna senza causare danni alle persone.

La parte di struttura interessata da questo nuovo crollo è situata tra la parte storica dell'ospedale (che risale al 1952, il primo progetto Keller) e l'intervento successivo per inserire, come detto, il corpo ascensori che sono riservati alla movimentazione di pazienti e personale interna all'ospedale. Un problema serio dunque perché anche in questo caso (come già successo al soffitto esteso quasi come una stanza di quattro metri per quattro, caduto con un gran polverone il 20 marzo scorso, fortunatamente di sera quando non c'erano in giro pazienti) a staccarsi è stata la parte muraria e cresce quindi la preoccupazione per la tenuta strutturale del nosocomio la cui ala nord (verso il parcheggio a gradoni di Viale Degasperi, in corrispondenza al piano terra con il deposito ambulanze e il reparto manutenzione) risulta inagibile e fittamente puntellata ed ha richiesto la ricollocazione in altri spazi di una serie di ambulatori quali la diabetologia, la dietologia, l'endoscopia digestiva, la donazione del sangue, l'ambulatorio Tao, le elettrocardiografie e l'odontoiatria.

Delle vicende strutturali dell'ospedale si è parlato l'altra sera in un incontro tra l'assessore della Comunità di valle, Stefano Graiff (raggiunto poi anche dal presidente Sergio Menapace) e le dirigenti locali dell'Azienda sanitaria, la direttrice del Distretto Est, Daniela Zanon e la responsabile sanitaria dell'Ospedale Valli del Noce, Raffaella Bianchi.

«Il tema dell'incontro era il raccordo tra territorio e strutture sanitarie per dare seguito a quanto prevede il piano di politica assistenziale della comunità per le persone bisognose dimesse dall'ospedale, ma nell'occasione abbiamo anche parlato di ciò che l'azienda provinciale per i servizi sanitari sta facendo per affrontare e possibilmente risolvere i problemi strutturali del nosocomio» si limita a dire l'assessore ma preannuncia l'intenzione, già anticipata dal presidente Menapace nel corso dell'incontro con le due dirigenti, di convocare in tempi brevi il Consiglio della Salute che come è noto comprende tutti i 38 sindaci della valle di Non.

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