la grande opera

Circonvallazione di Trento, il Comitato Mobilità Sostenibile presenta istanza di accesso agli atti

“Non è stato ancora reso pubblico il progetto definitivo e/o esecutivo da parte del Consorzio Tridentum”. Obbiettivo: spostare l’imbocco della galleria Trento più a Nord, evitando l'interferenza con l'area ex Sloi e Carbochimica



TRENTO. Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino "ing. Alberto Baccega" ha partecipato all'incontro con i portavoce Ezio Viglietti e Pina Lopardo e Jacopo Zannini sulla circonvallazione di Trento. Sono state presentate delle slides e manifestate le perplessità nel risolvere le 266 prescrizioni e raccomandazioni del parere 2 del Consiglio Superiore dei lavori pubblici e dell'Ordinanza 3 della Commissaria Straordinaria.

Non si conosce il contenuto dell'addendum Pfte+ e - sottolinea il Comitato in una nota - non è stato ancora reso pubblico il progetto definitivo e/o esecutivo da parte del Consorzio Tridentum. A tal proposito Il CMST presenterà, nei prossimi giorni, un'istanza di accesso agli atti.

Il Comitato mobilità sostenibile Trentino - prosegue la nota - non ha ancora ricevuto risposte per iscritto alle 32 domande sulle funzioni e compiti dell'Osservatorio per la circonvallazione di Trento, sul rischio delle merci pericolose, rumore e vibrazioni. Il coordinatore dell'Osservatorio ha chiarito che RFI a tutt'oggi, non ha inviato gli elementi di risposta. Inoltre durante la riunione il Cmst ha ribadito la necessità di richiesta di moratoria di due anni presso la Comunità Europea per consentire la concreta soluzione delle criticità ambientali, di salute e sicurezza sia per la popolazione che per i lavoratori che saranno impegnati nella realizzazione dell'opera.

Il Comitato ritiene indispensabile una revisione del Pfte e Pfte+ che preveda l'imbocco della galleria Trento più a Nord, evitando l'interferenza con l'area ex Sloi e Carbochimica e gli altri rischi e criticità. Ed è per questo che è stata avanzata l'esplicita richiesta di far insediare dalla Stazione Appaltante, cioè dalla Commissaria straordinaria RFI ing. Paola Firmi, un Osservatorio "nazionale", in conformità al testo unico ambientale D.Lvo 152/2006 e che tale iniziativa possa trovare come garanti la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Trento.

Così - ancora la nota - si realizzerebbe una maggiore incisività e determinazione nell'espletamento delle attività di sorveglianza e controllo e soprattutto con maggiori poteri. Il Cmst intende proseguire il dialogo che è appena iniziato portando, come fatto finora, proposte e critiche costruttive, per realizzare insieme un'opera importante per il trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia e l'implementazione di un Sistema di Mobilità Sostenibile in Trentino e nell'Euregio per migliorare la qualità della vita dei residenti e l'offerta turistica.













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