VALLE DEL CHIESE. Ciclabile del Chiese, con una battuta si potrebbe dire «il consigliere domanda, l'assessore risponde». Se nei giorni scorsi il consigliere comunale Ennio Colò aveva aperto sul Trentino il dibattito sulla possibilità di preservare il tratto sterrato della ciclabile che sale da Storo verso Condino, pronta giunge la replica dell'assessore all'ambiente del Comune di Storo, Laura Danieli, fra le cui deleghe figura la gestione delle piste ciclabili. Quest’ultima specifica: «Il tratto di collegamento ciclabile dai Gac di Storo al Bicigrill di Condino corre interamente sul territorio di quest'ultimo Comune. Pertanto l'amministrazione di Storo non ha alcun titolo per entrare nel merito delle scelte che riguardano tale zona. Tuttavia, sentite a suo tempo le perplessità sull'asfaltatura del tratto sollevate da numerosi cittadini e dal consigliere Colò, avevo chiesto alla Comunità di Valle che venisse mantenuta e garantita una fascia laterale sterrata. Sono felice di poter comunicare che stando al progetto approvato, questa mia richiesta è stata accettata».

Tratto sterrato, o almeno una parte di esso salvo, dunque. Ma le novità non si fermano qui. Colò aveva anche proposto che la Comunità si impegnasse a sistemare la questione dell'incrocio fra ciclabile e nuovo ponte sul fiume Chiese oppure ultimasse il collegamento della pista sulla destra del Chiese per quel che riguarda il tratto di percorso fra cimitero di Darzo e passerella che conduce al centro sportivo "Grilli" a Storo, al momento monco. E anche qui giungono buone nuove.

Aggiunge infatti l'assessore Danieli: «Negli interventi previsti dal progetto della Comunità sul territorio del comune di Storo, trovano collocazione sia quello relativo alla realizzazione dei raccordi tra ciclabile esistente in sinistra Chiese e il nuovo sottopasso al ponte agricolo, sia il nuovo tratto di ciclabile in destra Chiese tra la campagna di Darzo e la passerella ciclo-pedonale presso il Centro sportivo Grilli. Nel primo caso è stato realizzato di recente un incontro in loco con tutti gli enti coinvolti, dal Cmf di Darzo e Lodrone al servizio ciclabili della Provincia passando per Comune di Storo e Comunità di Valle. Questo ha consentito di trovare una soluzione adeguata alle difficoltà che si erano manifestate in precedenza. Nel secondo caso resta aperto il problema del tratto di proprietà della Baritina e di altri privati, che è complesso e necessità di ulteriori approfondimenti».

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