Ciclabile, ecco il primo incidente
Un giovane urtato da un’auto. Pozzer (Verdi): «Progetto sbagliato, costoso e non piace ai ciclisti»
ROVERETO. La Pista Longa, la nuova ciclabile in preparazione in via Dante, non piace nemmeno agli ambientalisti. Il verde Ruggero Pozzer, raccogliendo le critiche di chi la bicicletta la utilizza eccome, boccia senza appello il progetto: la ciclabile è pericolosa per ciclisti e pedoni, dannosa per il traffico e troppo costosa. Intanto si registra il primo incidente, seppure senza feriti: la sera di venerdì il commerciante Paolo Falceri, titolare della boutique Clan, stava percorrendo in auto via Dante quando, da dietro un furgone parcheggiato secondo le norme, è sbucato un ragazzo. Il diciannovenne, che stava attraversando sulle strisce pedonali, è stato caricato sul cofano dell’auto, ma per fortuna tutto è avvenuto a velocità bassisima. «Non si è fatto male - racconta Falceri - e si è anche scusato. Ma io non ci ho dormito la notte, il rischio corso è pazzesco. Il furgone era parcheggiato negli spazi, tutto era in regola. Tuttavia chi attraversa sulle strisce si assume un rischio spropositato: rimane del tutto nascosto alla vista degli automobilisti, fino all’ultimo momento. Quando è già troppo tardi»
«Questa non è una ciclabile - attacca Pozzer a testa bassa -. E’ orribile, pericolosa. soprattutto per anziani e bambini che risultano nascosti negli attraversamenti, per i ciclisti, obbligati a mille occhi verso le auto in sosta ed i frequenti attraversamenti non protetti. L’aria pulita è una chimera, il numero di autoveicoli sul percorso rimarrà il medesimo ma peggiorato dalle ricorrenti soste in colonna e dai frequenti blocchi del traffico.Il centro cittadino anziché oasi di socialità e relazione viene trasformato in una bolgia dalla quale fuggire al più presto con ricadute negative sulla già difficile attività commerciale». Per Pozzer, il progetto «è indifendibile oggi e lo sarà domani; chi si azzarda a dire che col tempo la scelta diventerà positiva insulta il buon senso dei cittadini che unanimi la bocciano con osservazioni del tutto razionali». Per il verde si tratta di una scelta calata dall’alto «come è solita fare questa amministrazione, incapace di consultazione preventiva ma in grado solo di imporre scelte irrazionali e contrarie al buon senso». E pure a caro prezzo: per Pozzer la spesa di 170 mila euro è inutile in un momento di difficoltà estreme per i conti pubblici .«Via Dante - conclude – non può prestarsi ad una promiscuità eccessiva, la larghezza non lo permette. Bisognerebbe eliminare i parcheggi salvaguardati, sono solo 13. Ma per non penalizzare il commercio è necessario prima risolvere con la realizzazione di parcheggi di attestamento».