Cia a Nardelli: «Chi  doveva vigilare non l’ha fatto»

TRENTO. Sulle dichiarazioni rilasciate al “Trentino” da Romano Nardelli, del sindacato dirigenti medici, a proposito dell’inchiesta in corso all’Apss per presunte gare truccate, interviene il...



TRENTO. Sulle dichiarazioni rilasciate al “Trentino” da Romano Nardelli, del sindacato dirigenti medici, a proposito dell’inchiesta in corso all’Apss per presunte gare truccate, interviene il consigliere provinciale Claudio Cia (Agire). «Lo stupore espresso dal sindacato dirigenti - è il commento - lascia stupiti!». Il consigliere riferisce le parole di Nardelli, che aveva definito fughe in avanti i pesanti giudizi espressi dallo stesso Cia che affermava che è mancato un «ricambio» necessario per evitare che il sistema si incancrenisse. Cia precisa: «Personalmente mi ero soffermato su tre punti. Ho specificato che “si dovrà certamente attendere il lavoro degli inquirenti”, ma di fronte alla gravità delle accuse, ho espresso disgusto per questo episodio. Come non indignarsi di fronte a ipotesi di reato come associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e rivelazione di segreti? Successivamente ho espresso una considerazione sul governo provinciale, ormai rappresentato da decenni dalla stessa fazione politica: una situazione che ovunque si presenti rischia di impedire quell’alternanza tanto necessaria nelle istituzioni pubbliche per garantire un positivo ricambio e vigilanza nei vari uffici. Infine ho contestato come di fronte a ogni denuncia o richiesta di chiarimenti in consiglio provinciale, si ricevano risposte incomplete, rassicuranti ed evasive, mirate a ovattare e silenziare ogni voce critica». E sul caso Cappelletti, aggiunge: «Proprio sul caso specifico ricordo come dalle risposte alle mie interrogazioni sia emerso come il dirigente che doveva vigilare sull’impiegata, ha ricevuto un avanzamento di carriera...».













Scuola & Ricerca

In primo piano