Centro sociale Bruno, verso un nuovo trasloco

Biasioli: «Verifiche in corso per spostarlo da via Brescia». Sull’eventuale scelta pesano le richieste della Circoscrizione


di Luca Pianesi


TRENTO. "Stiamo facendo delle valutazioni su altri edifici, ma è prematuro parlarne". E’ questa la risposta del vicesindaco di Trento e assessore alla pianificazione urbana del Comune, Paolo Biasioli alla domanda se il Bruno nascerà o meno, in via Brescia. Un’affermazione che conferma come l’amministrazione stia, nei fatti, ancora decidendo se collocare il centro sociale nell’edifico pericolante di Piedicastello o se, alla fine, propenderà per affidargli un’altra struttura. E d’altronde era stata proprio questa la richiesta della circoscrizione Centro storico-Piedicastello: di ripensarci e di andare a trovare una soluzione alternativa.

"All’ultimo consiglio – spiega il presidente della circoscrizione Melchiore Redolfi – abbiamo votato un documento, rivolto al sindaco e al Comune, che chiedeva di considerare come quell’edifico di via Brescia fosse assolutamente inadeguato alle esigenze di un centro sociale. Dista, infatti, solo pochi metri dai condomini e dal centro abitato e quindi sarebbe impossibile per il Bruno farvi concerti e spettacoli senza arrecare un grave fastidio ai residenti. E per lo stesso motivo tutta Piedicastello è inadeguata ad ospitarli. La patrimonio spa gli dia uno dei suoi capannoni industriali o loro si mettano in regola e si affittino, come fanno moltissime associazioni, un luogo privato. A quel punto, al suo interno, potranno fare quello che gli pare, suonare, fare spettacoli, disubbidire, ma sempre senza disturbare i loro vicini e nel rispetto della comunità".

Ma le speranze di Redolfi potrebbero essere comunque disattese. Il Comune, infatti, sta effettivamente ripensando alla scelta di dare al Bruno l’edifico di via Brescia, quello sito tra il benzinaio e l’ex Italcementi, ma sarebbe comunque intenzionato a posizionarlo a Piedicastello. Lì Patrimonio spa possiede anche un palazzo in via Papiria e non è escluso che ci siano altre strutture papabili. Insomma, l’amministrazione è attiva e sta cercando di trovare altre soluzioni. Intanto i ragazzi del centro sociale stanno proseguendo i lavori di messa a posto e riqualificazione dell’edificio di via Brescia (un palazzo indecente e in condizioni precarie, come dimostrato, il 31 agosto, da un’inchiesta del Trentino). L’auspicio è che il Comune prenda una decisione in tempi rapidi, risponda il prima possibile al documento prodotto dalla circoscrizione Centro storico-Piedicastello e dia, finalmente, delle certezze ai ragazzi del centro sociale e alla comunità del quartiere.













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