Centro Ocse di Trento, arrivano nuovi partner da Bolzano, Venezia e Udine
A Parigi la Provincia conferma il sostegno fino al 2020 con 2,5 milioni di euro
TRENTO. L'esperienza del centro Ocse di Trento prosegue, allargando la rosa dei partecipanti che si affiancano alla Provincia autonoma di Trento. Il rilancio dell'impegno, per il quinquennio 2016-2020, è stato confermato dal Trentino nel corso della riunione del Comitato Direttivo del Programma LeedOecd, la scorsa settimana a Parigi. In quella sede, con il rinnovo del relativo memorandum, è stata accolta con favore anche l'estensione della partnership alla Regione Trentino Alto Adige, alla Provincia di Bolzano, alla Fondazione di Venezia e alla Camera di Commercio di Udine, che rafforzerà il ruolo di eccellenza della realtà presente fin dalla sua nascita in vicolo San Marco.
Focus del centro insediato 11 anni fa e all'epoca prima realtà decentrata dell'Ocse al di fuori della sede parigina continuerà ad essere il sostegno allo sviluppo dei territori, all'integrazione delle loro economie nello scenario europeo e all'attuazione delle politiche necessarie per ottenere risultati migliori in termini di crescita e di posti di lavoro. Le attività di ricerca e consulting sono anche supportate dal Governo italiano, dall'Unione europea e da alcuni membri dell'Ocse. Il centro di Trento è stata una delle prime unità all'interno dell'Ocse Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nata nel 1948 a servizio dei paesi più sviluppati e aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico, poi allargatasi nel tempo, in particolar modo, negli ultimi 20 anni, ai paesi dell'Europa orientale a focalizzarsi sulla cosiddetta "capacity building", la costruzione delle capacità necessarie al fine di migliorare l'implementazione delle politiche di sviluppo economico. Metodologie uniche sono state sviluppate per supportare l'apprendimento peertopeer (paritetico o di rete) e per la costruzione di partnership territoriali. Nella seduta dello scorso 21 maggio la Provincia di Trento ha positivamente sottolineato il lavoro svolto dal centro, riconoscendone gli effetti positivi sul territorio ed in particolare l'importanza del contributo alla qualificazione delle politiche pubbliche. "Il centro di Trento - si legge nella relazione presentata a Parigi - ha la capacità di facilitare lo scambio e l'innovazione di strategie e progetti tra le regioni italiane ed anche tra lo stato italiano e le regioni stesse, mentre allo stesso momento permette al nostro territorio di avere una piattaforma preferenziale di dialogo internazionale". Da qui la decisione di rinnovare l'accordo col centro OcseLeed per il periodo 2016/2020, come parte del nuovo orientamento strategico della Provincia autonoma, interessata ad accrescere la competitività del territorio nello scenario internazionale, anche in collaborazione con altri partner, a partire naturalmente da quelli più vicini o con cui sono già in essere legami e forme di cooperazione, come l'Alto Adige, ma anche il Veneto e il Friuli. A Parigi la delegazione trentina ha inoltre illustrato gli impegni assunti sul versante della creazione di lavoro, della costruzione di filiere di specializzazione territoriale e per l'attrazione di nuove imprese e investimenti internazionali, nonché per quanto riguarda la formazione del capitale umano e il trilinguismo, con l'avvio di un drastico piano di riforma delle politiche per l’istruzione. Il rinnovo del memorandum con l'Ocse impegna il Trentino a sostenere il centro di Trento fino al 2020, fornendo la sede per le sue attività, che rimane quella di vicolo San Marco, e con un contributo finanziario di 2,5 milioni di euro per il periodo 20162020 (500.000 euro all'anno).