Censimento, finti ispettori alla porta

Visite «sospette» di domenica: i veri rilevatori hanno un tesserino nominale



ROVERETO. «Buongiorno, siamo qui per verificare se ha già fatto il censimento». Con questa formula alcuni sedicenti rilevatori del Comune hanno suonato domenica a diversi appartamenti del centro, dove però i residenti, sentendo puzza di bruciato, non hanno nemmeno aperto la porta. In Comune nessuno ha ricevuto segnalazioni sulla presenza di falsi ispettori, ma in ogni caso il personale autorizzato deve presentarsi con nome, cognome e tesserino. «In linea di principio non posso escludere che qualcuno dei nostri 28 rilevatori abbia scelto di lavorare di domenica» spiega Oscar Sponza, il funzionario del Comune responsabile dell'Ufficio censimento.

«Ognuno è autonomo nei ritmi di lavoro e la domenica può essere un giorno buono per avere più probabilità di trovare a casa gli interessati. Comunque faremo delle verifiche». Ciò che invece non torna, nella "missione" dei sedicenti rilevatori, è che in questa fase il Comune sta ancora raccogliendo i questionari non consegnati e sa benissimo chi non l'ha depositato negli uffici. Dal 21 novembre, il giorno successivo alla chiusura della raccolta "spontanea", gli operatori hanno iniziato a recarsi al domicilio di chi non ha spedito o consegnato il questionario.

«Sono tutti sul territorio per ritirare i questionari non consegnati - spiega Sponza - e hanno l'obbligo di qualificarsi con nome, cognome e il cartellino identificativo, che è di colore rosso, reca il logo dell'Istat e la foto dell'operatore, corredata di firma». La fase di verifica sui moduli consegnati - l'unica associabile alle "visite" domiciliari sospette di domenica - verrà avviata solo in un secondo momento, e seguirà un altro modello organizzativo: i censiti verranno contattati per telefono, grazie al recapito già scritto sul modulo, e rinviati a un appuntamento. Attenzione ai truffatori: il censimento offre loro un'occasione preziosa per introdursi nelle case. Per fugare incertezze, meglio una telefonata all'Ufficio censimento. La prudenza non è mai troppa.













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