Cedri abbattuti, scoppia la protesta a Ravina

Presidio dei residenti lungo via Filari Longhi. E Maffioletti interroga la giunta


Gino Micheli


RAVINA. La protesta per i tre grandi cedri tagliati nel quartiere Itea in via Filari Longhi a Ravina per costruire un marciapiede (che il nostro giornale ha riportato venerdì della scorsa settimana) non sembra placarsi. Anzi. E' diventata ancora più marcata ed ora è sostenuta da un'interrogazione della consigliere comunale Gabriella Maffioletti, indirizzata al presidente Renato Pegoretti. L'interrogante desidera conoscere se sindaco e giunta erano al corrente dell'intervento dato che i residenti si erano rivolti anche al 113 per cercare di fermare lo scempio al patrimonio arboreo.

Maffioletti chiede altresì se la pubblica amministrazione intende verificare presso l'Itea il novero delle ditte edili a cui commissiona i lavori, visto che già un paio di volte sarebbero risultate non in regola. La consigliere comunale vuole anche sapere a quanto ammonta la spesa totale dell'intervento a fine progetto comprensiva di alberi da piantumazione per il rinnovo del parco verde interno e chi sosterrà la spesa gli inquilini con maggiori canoni o l'intera comunità.

Un gruppo di residenti ha protestato per il modo con cui è stato gestito il tutto «ingannando» probabilmente anche gli stessi inquilini che avevano raccolto le firme per garantire maggiore sicurezza alla viabilità del quartiere. Il marciapiede non è stato realizzato a filo strada ma all'interno del parco sul percorso dove si trovavano tre cedri messi a dimora 28 anni fa. Il costo indicato sul cartello è di 100 mila euro. Un intervento del tutto inutile per gli ideatori della protesta.













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