Causa per l’area delle caserme 

Mattarello, i privati fanno ricorso al Tar contro la revoca degli espropri dei terreni



TRENTO. Sono partite le prime cause contro la decisione della Provincia di revocare il piano delle espropriazioni dei terreni sui quali realizzare le caserme nell’area di Mattarello. Come si ricorderà, in un primo tempo nell’area era prevista la realizzazione delle caserme in forza di un accordo con il Ministero della difesa, ma poi, quando già era stata allestita parte dell’area, si è deciso di tornare indietro, visto che la decisione non era più sostenibile dal punto di vista economico e visto che il Ministero non aveva più le esigenze di un tempo. Con una determina firmata dal dirigente Gianfranco Brigadoi la Provincia ha deciso anche di procedere al recupero di quanto già liquidato compresi gli interessi legali dal giorno del pagamento all’effettivo introito da parte della Provincia rimandando a successivi provvedimenti l’esatta determinazione dell’importo richiesto. La determinazione riguarda le particelle fondiarie 175/2, 176/8, 176/6, 247/2, 176/4, 176/5, 175/1 e le particelle edificiali 1029 e 1252.

Contro questa determinazione hanno fatto ricorso al Tar Guido, Alfredo e Alberto Bridi. I tre hanno impugnato tutti provvedimenti che revocano l’esproprio e dispongono la restituzione delle somme già pagate. Come si ricorderà parte dell’area era già stata allestita e su quei terreni la Provincia aveva anche cercato di spostare il Not, il nuovo ospedale del Trentino, incontrando l’opposizione strenua del Comune che alla fine ha avuto la meglio.













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