Cassonetti requisiti contro i furbetti dei rifiuti
Mezzolombardo, monta la protesta dei cittadini attenti alla differenziata: «Perché devono pagare tutti per lo smaltimento scorretto?»
MEZZOLOMBARDO. Da qualche mese nelle isole ecologiche di Mezzolombardo è apparso un nuovo cartello per sottolineare la necessità di un'attenta raccolta differenziata. Niente di nuovo nell'idea in sé: quello che stupisce è il messaggio riportato nel cartello: «Il mancato rispetto delle modalità di conferimento comporterà l'immediata soppressione del contenitore».
Una minaccia più che concreta a quanto pare visto che qualche cassonetto è già stato vittima del castigo previsto: il contenitore destinato a sfalci d'erba e residui di potature posizionato in via Trento è stato eliminato dopo che è stata riscontrata la presenza di materiali non conformi che andrebbero conferiti direttamente al Centro Raccolta Materiali. La drastica soluzione adottata dall'amministrazione di Mezzolombardo però lascia perplessi gruppi d'opposizione e cittadini: a segnalare l'irritazione di diversi residenti la minoranza “Mezzolombardo Partecipa” che si è fatta portavoce del disagio rispetto alla minaccia di rimozione dei cassonetti. «Molti cittadini rispettosi delle modalità di conferimento sono preoccupati del rischio che chi compie abbandoni irregolari continui ad ignorare il divieto- sottolineano dalle fila della minoranza- comportamento che potrebbe comportare la scelta del Comune di eliminare l'intera isola ecologica». Così si innesterebbe un circolo vizioso in cui i residenti virtuosi verrebbero doppiamente puniti, costretti a percorrere diverse centinaia di metri per poter gettare le immondizie, mentre gli incivili si sentirebbero ancora più giustificati ad abbandonare i rifiuti lungo le strade o ai cassonetti che, diminuendo di numero, risulterebbero sempre più pieni. Inoltre anche nelle zone “castigate” i cittadini continuerebbero a pagare la stessa tariffa per i rifiuti, pur senza usufruire del servizio di raccolta degli stessi. «Leggi e regolamenti per punire i trasgressori che non conferiscono correttamente ci sono- sottolinea ancora il gruppo Mezzolombardo Partecipa- non sarebbe più semplice applicare norme e sanzioni vigenti attuando una strategia repressiva nei confronti di chi effettivamente commette l'irregolarità invece che colpire tutti indistintamente?». Se Anna Maria Helfer non sembra intenzionata ad un cambio di rotta, è lecito interrogarsi sull'efficacia della minaccia draconiana: quando un ragazzo marina la scuola non si sospende certo tutta la classe per punire il discolaccio.