il processo

Caso Sara Pedri, la difesa di Mereu: "Escluso un clima tossico in reparto"

La vice di Tateo, presente in aula con l'ex primario, respinge le accuse. Per i due imputati la procura ha chiesto 4 anni e 2 mesi di condanna



TRENTO. "Per quanto riguarda la dottoressa Liliana Mereu noi abbiamo decisamente escluso che ci sia stato quel clima tossico di cui ha parlato il pubblico ministero perché non aveva il ruolo per creare una situazione di quel tipo". Lo ha detto  l'avvocato Mario Murgo al termine della sua arringa difensiva nell'ambito del procedimento per i presunti maltrattamenti nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale S.Chiara di Trento, che vede imputati l'ex primario Saverio Tateo e la sua vice Mereu.

"Mereu non aveva un ruolo gerarchicamente superiore agli altri, quindi i maltrattamenti non potevano avvenire tra colleghi e colleghe", ha detto Murgo. Sempre in difesa di Mereu, è intervenuto di fronte al gup l'avvocato Franco Rossi Galante.

L'intervento dei legali della ginecologa segue la requisitoria della pm Maria Colpani. Per Tateo e Mereu la Procura ha chiesto quattro anni e due mesi e venti giorni. Entrambi hanno sempre respinto ogni accusa.

L'indagine da cui è scaturito il procedimento è legata alla scomparsa delle ginecologa 31enne Sara Pedri, di cui non si hanno notizie dal 4 marzo 2021. Di seguito è atteso l'intervento dell'avvocato Franco Rossi Galante, sempre in rappresentanza di Mereu. L'arringa dell'avvocato di Tateo avverrà invece in un'udienza prevista a gennaio 2025.













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