Case Itea in viale dei Tigli: il rione pronto a rinascere
Finalmente il progetto è in dirittura di arrivo: la soddisfazione dei residenti Dell’Antonio propone di spostare la biblioteca, Lombardo di ampliare il parco
TRENTO. Riunione straordinaria, martedì sera, per il consiglio circoscrizionale dell’Oltrefersina, chiamato a pronunciarsi in merito al progetto di costruzione di 110 alloggi Itea nel popoloso quartiere di San Bartolomeo.
Erano presenti il vicesindaco Biasioli, gli architetti Stelzer, Zanella e Martignoni – questi ultimi due impiegati presso Itea – e il presidente dell’istituto Ruffini.
Di fatto si è trattato di una presentazione informale del piano di lavoro, per esporre gli avanzamenti fatti rispetto alle previsioni mostrate alla Commissione Urbanistica Comunale qualche mese fa. In quella sede il Presidente del Consiglio Circoscrizionale Lombardo aveva chiesto ad Itea di prestare attenzione al numero dei parcheggi e alla presenza di spazi per la vita sociale, all'interno del complesso residenziale che sorgerà, ed in effetti questi suggerimenti sono stati recepiti.
C'è grande soddisfazione, perché si tratta di un progetto che vede quasi l'arrivo, dopo circa quindici anni di buoni propositi. Gli alloggi saranno a canone moderato, costruiti su un terreno di proprietà comunale; gli appartamenti saranno di diverse dimensioni, e si auspica possano abitarvi giovani famiglie con redditi troppo alti per accede alle graduatorie Itea, ma non abbastanza abbienti per potersi permettere una casa di proprietà. Insomma: quella “classe media” che in questo momento di grande difficoltà economica fa fatica a reggere il passo della crisi, non potendo tuttavia contare su aiuti da parte dell’ente pubblico.
Naturalmente, al di là degli entusiasmi, sono state espresse da alcuni delle perplessità, ed il consiglio si riserva di approfondire la questione quando sarà interpellato in merito, nei prossimi mesi.
La presidente della Commissione Cultura Dell'Antonio, inoltre, propone lo spostamento della biblioteca circoscrizionale all'interno del nuovo quartiere che sorgerà, ed anche un suo miglioramento, con postazioni internet e quant'altro. Del resto costruire lì una nuova biblioteca sarebbe un buon modo per dare vita alla rifioritura di un quartiere lasciato per molto tempo a se stesso, come ha raccontato anche il nostro giornale qualche settimana fa quando ci siamo a lungo occupati delle “Palafitte” di viale dei Tigli, della loro tormentata storia e delle prospettive (a lungo attese) di recupero della zona. Altra proposta, da parte del presidente Lombardo, è stata l'ampliamento del Parco Prunell, con l'annessione di alcune parti del terreno confinante.
La riunione era aperta al pubblico, ed erano presenti quindi anche i membri esterni delle commissioni mobilità e urbanistica, e anche alcuni abitanti di San Bartolomeo, ovviamente interessati a questo progetto che dovrebbe ridare forza ad un quartiere per troppo tempo abbandonato a se stesso.
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