CasaPound ricorda i martiri delle foibe, tensione con gli anarchici
Davanti al Tribunale i due schieramenti scortati dalle forze dell’ordine: slogan e insulti.
TRENTO. Solo con le bandiere tricolori e senza alcun simbolo di partito, CasaPound ieri sera. 9 febbraio, ha commemorato i Martiri delle Foibe con un presidio dalle ore 21.30 in Largo Pigarelli, dove si trova il monumento a ricordo di quei tragici eventi.
In contemporanea la cerimonia è stata contestata dagli anarchici che si sono ritrovati alle 20 davanti a Sociologia in Via Verdi e poi hanno raggiunto in corteo Piazza Venezia, controllati a poca distanza da un nutrito cordone di polizia, carabinieri e agenti della polizia locale. Nel tragitto, alcuni si sono spostati in via Garibaldi, per scrivere slogan alle pareti.
Il drappello di anarchici ha iniziato a scandire slogan come «Polizia amica dei fascisti, legittimati dalla Lega», e «L’antifascismo non è una sfilata Macerata va vendicata», «Non è un reato uccidere un fascista, piazzale Loreto lo ha insegnato». Poi, hanno iniziato a togliere bolognini dalla strada, facendo temere il peggio. Per fortuna, però, le due fazione si sono contese la piazza, senza entrare mai in contatto. Verso le 22, i manifestanti hanno lasciato la piazza, ma sulla strada gli narchici hanno rotto la vetrina di un negozio in via delle Orne.