Casa, il mercato riparte Acquisti saliti del 6%

I dati emergono da Guida Casa, pubblicazione che sarà presentata stamane Il presidente di Fimaa Rigotti: «Decisivo il risveglio del credito». Male i negozi


di Luca Marognoli


TRENTO. Dopo anni di stop, riparte il mercato del mattone, con un incremento nelle vendite nel 2015 di quasi il 6%. Permane, invece, la crisi degli immobili commerciali, con locali sfitti anche negli (ex) ambitissimi centri commerciali. Sono i dati più importanti contenuti nell’edizione 2016 di “Guida Casa”, la pubblicazione curata da Fimaa Trentino dedicata al mercato immobiliare della provincia di Trento che sarà presentata stamane alle Cantine Ferrari.

Severino Rigotti, presidente di Fimaa, è moderatamente ottimista: «Dopo un periodo lunghissimo, c'è un lievissimo segno di ripresa del mercato immobiliare», afferma. «In Italia si registra un 6% di vendite in più, secondo l'ufficio studi nazionale della Fimaa. In Trentino siamo di poco sotto: fra il 5 e il 6%». È la conseguenza di un mutato atteggiamento delle banche verso le famiglie, che possono tornare ad acquistare la prima casa: «Per tanti anni - riflette Rigotti - il credito non finanziava più il mattone. Oggi le banche si sono accorte che senza il mercato edilizio è difficile ottenere una vera ripresa economica. Così, chi ieri non si poteva permettere di comprare casa, ora il mutuo può averlo e soprattutto i tassi di interesse sono abbordabili: l'affitto non conviene più». A parlare sono i numeri: «Eravamo arrivati a tassi del 6%, livelli considerevoli: oggi li trovi all’1,5%».

Diversa la situazione nel turismo: «Ieri l'ufficio studi di Tecnocasa parlava di un ritorno della voglia di investire nelle seconde case, soprattutto da parte degli stranieri. A me non sembra, a livello locale: basta andare a vedere quanti cartelli “vendesi” ci sono nelle località turistiche. Il motivo? Le tasse pesano in maniera preponderante sul budget familiare».

Il settore commerciale «è sempre abbastanza in crisi: ci sono negozi sfitti nei centri commerciali, cosa che non era mai accaduta: tutti prima li volevano, per un discorso sinergetico. È l'ondata negativa della crisi, che continua in questo ambito, ma anche nell’industria e nell’artigianato».

Quanto al lusso, le vendite rimangono buone: «Chi ha soldi c'è sempre. Anche il mercato di pregio ha avuto un andamento in flessione, ma perché c’era chi voleva fare l'affare. Però questo settore è talmente piccolo che non incide in maniera significativa. A indicare se c'è la ripresa è la prima casa: gli appartamenti di 200 - 250 mila euro sono quelli che muovono il mercato».

Continuano ad andare bene anche gli affitti: «Quando le vendite sono bloccate, il settore tiene botta: la gente ha comunque bisogno di casa. Di recente ci sono state tante iniziative di social housing e il pubblico ha puntato sui canoni moderati. L’incremento registrato negli anni scorsi è dovuto anche agli universitari, che hanno tenuto alto il valore, nonostante gli studentati».

All’incontro di presentazione di Guida Casa, moderato dalla giornalista Laura Strada, sarà presente, oltre al presidente di Fimaa Rigotti, il vicepresidente di Confcommercio Trentino Massimo Piffer. Interverranno Carlo Inama, coordinatore Guida Casa Fimaa Trentino, Carlo Daldoss, assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa, Paolo Biasioli, vicesindaco e assessore all’urbanistica, Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani, Flavio Margonari, del Libro fondiario e Catasto, e Gabriella Sala, home stager.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza