Casa di riposo, nuovi servizi a domicilio
Novità nelle prestazioni erogate dalla Apsp S. Spirito: saranno di tipo sanitario - infermieristico e di sostegno alle famiglie
PERGINE. Tra i temi pregnanti e di grande novità contenuti nella 5ª edizione del bilancio sociale, illustrati dal presidente Marco Casagrande e dal direttore Giovanni Bertoldi, risalta la previsione di nuovi orizzonti operativi per l’assistenza. «Oltre che nelle strutture - ha rimarcato di il direttore - nuovi servizi saranno spostati sul territorio, interessando la domiciliarità, le persone cioè che per i nuovi interventi provinciali restano in casa, che gli operatori della S. Spirito erogheranno in aggiunta a quelli della Comunità. Sono di tipo sanitario - infermieristico quali prelievi ed esami, medicazioni, supporto terapie, fisioterapia a domicilio, formazione psicologica familiare».
Il bilancio sociale è un documento di informazione e di massima trasparenza di quanto è stato fatto e si fa; novità quindi per quanto riguarda nuovi servizi, per ospiti ma anche per esterni, mentre sono prossimi, mancando solo alcuni adempimenti e l’ufficialità, la ristrutturazione della casa di via Pive, per la quale la Provincia ha stanziato 2 milioni di euro, e l’acquisizione della palazzina ex uffici, trasferita con permute, al S. Spirito. Il documento “sociale” analizza numerose situazioni dell’apsp, e dedica nei sei capitoli ampio spazio alle risorse umane, ai 259 dipendenti, il 38% usufruisce del part time, con un’età media di 42 anni, provenienti in gran parte dal territorio della Comunità Alta Valsugana e Bernstol. Nella formazione del personale il S. Spirito ha investito oltre 127.000 euro, dedicando spazio anche alla formazione di persone che potranno operare sul territorio. È recente l’annuncio di un corso per badanti, riservato anche alle straniere. L’evoluzione della popolazione anziana ha fatto registrare nelle due strutture un continuo aumento degli ospiti gravi, ad alti bisogni sanitari e con gravi disturbi, e in situazioni di quasi totale assenza di autonomia che coprono gran parte dei 223 posti letto, con un’età media di 85 anni. Tra i servizi erogati, l’internalizzazione di quelli di lavanderia, dopo il periodo di affido all’esterno, con un risparmio di risorse. Assai attivo il servizio di mensa che eroga oltre 160.000 pasti all’anno, 440 in media al giorno per ospiti ed esterni. Il bilancio 2012 si attesta a pareggio su 11,5 milioni di euro, con un utile simbolico di 694 euro, ma con altri utili reinvestiti in servizi. La retta è ferma dal 2011 a 44,70 giornalieri, con il 36% dovuto per il personale socio - sanitario.
©RIPRODUZIONE RISERVATA