Caritas, poveri in aumento del 5%

Crescono le persone in difficoltà anche in Trentino: 15.504 le richieste ricevute



TRENTO. Aumentano del 5% i trentini che si sono rivolti nel 2011 ai servizi della Caritas e della Fondazione comunità solidale (Fcs). Sono in tutto 826 le persone residenti in provincia di Trento che nel 2011 hanno ingrossato la schiera dei “nuovi poveri”, ovvero famiglie e persone, senza reti affettive, che non riescono più a gestire situazioni complesse in tempo di crisi, come una separazione o la perdita del lavoro o il canone di un affitto. I dati e la definizione emergono da “Equilibri precari”, titolo dato al sesto rapporto annuale dei servizi Caritas e Fcs, presentato a Trento.

Si conferma costante, nei dati, la presenza di stranieri, principalmente provenienti dall’Europa dell’est e dal Maghreb, che rappresentano il 74% delle persone incontrate dalle due strutture nel corso dell’anno. Le richieste ricevute sono state 15.504, con un aumento del 12% rispetto al 2010. Al primo posto la richiesta di viveri: 7.792 casi in più, pari al 16%. Al secondo posto si attesta la richiesta di vestiario con 2.136 casi, mentre aumentano del 70% i prestiti concessi dagli sportelli del Credito solidale, con uno stanziamento annuo complessivo di 80.000 euro. Sono infine 2.428 in tutto le persone accolte nei centri di accoglienza con un incremento del 9% rispetto al 2010. Aumentano anche i volontari: 450 per la Caritas e 200 per Fcs, con il contributo sempre più incisivo dei senza fissa dimora.













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