Carburanti, solo a Bolzano sono più cari che a Trento
Quotazioni superiori rispetto alle province confinanti, soprattutto al self-service. Ma in città e vicino ai confini con il Veneto si possono spuntare ottimi prezzi
TRENTO. L’unica consolazione è che in Trentino benzina e gasolio costano meno rispetto alla provincia di Bolzano, per il resto niente da fare: le nostre stazioni di servizio sono tra le più care in Italia, con la beffa che alcune tra le province confinanti sono tra le più convenienti d’Italia, ad esempio Verona e Vicenza e poi - poco più in là - Padova, Treviso e Venezia. Ma attenzione: si tratta del prezzo medio, registrato nel corso del 2016, che tiene conto di tutte le stazioni di servizio, comprese quelle delle valli trentine dove la concorrenza è minore, i costi di distribuzione sono più elevati e le quotazioni di conseguenza sono più alte. Chi invece ha la possibilità di rifornirsi vicino ai confini con il Veneto (in particolare nella Bassa Valsugana) oppure in alcuni distributori di Trento riuscirà a spuntare prezzi di benzina e gasolio competitivi anche con le altre aree del Nord Est.
I dati provengono dall’osservatorio carburanti del ministero dello sviluppo economico, che viene aggiornato ogni giorno con informazioni provenienti dagli stessi gestori. Ma il calcolo su base annuale è stato effettuato da “Open carburanti” che nei giorni scorsi ha pubblicato un rapporto basato sugli “open data” diffusi proprio dal ministero nel corso del 2016.
E’ da questo rapporto che emerge la differenza tra le varie province italiane. Con alcuni dati che vanno sottolineati: il prezzo del rifornimento “servito” non è particolarmente penalizzante per le stazioni di servizio del Trentino Alto Adige. Le differenze tra i prezzi si fanno invece molto più marcate quando si prendono in considerazione le pompe self service, in particolare quelle senza marca che in Trentino non sono ancora particolarmente diffuse. I motivi del caro benzina sono sostanzialmente due: i costi di distribuzione maggiori nelle aree di montagna (cioè in buona parte delle valli trentine) ma anche la rete commerciale delle stazioni di servizio che in provincia di Trento prevede ancora molti più punti vendita rispetto alle realtà del Veneto, dove volumi di vendita maggiori per ogni distributore consentono unmaggiore abbattimento dei costi fissi.