Cappuccio e brioche a 14 euro: la stangata d’ oltre confine
L’esperienza raccontata da un turista: «In Austria ci hanno spennati come polli italiani»
TRENTO. Da una parte del confine 14,40 euro per due cappuccini e due croissant alla cioccolata, dall’altra 24 euro per due birre medie, due salsicce con crauti e insalata di patate. Oltre a tre canederli in insalata. Il tutto a 200 metri di distanza.
È curioso l’episodio riportato da Alessandro Fantelli, turista originario della val di Sole che venerdì scorso entra in territorio austriaco per fare colazione. «Siamo rimasti con gli occhi sbarrati quando al Rosenberger ci hanno chiesto 14,40 euro per una normalissima colazione. Un’enormità: ci siamo sentiti come i polli italiani da spennare». Il prezzo, però, diventa ancora più paradossale se paragonato con quanto accade ai due a cena. «Ci siamo recati all’imbiss Da Rosemarie e Peter, stavolta in Italia, e abbiamo preso un menù di piatti tipici. Crauti, birre medie, patate, salsicce e canederli per 24 euro totali, con tanto di caffè offerto. Insomma, appena 10 euro in più della striminzita colazione austriaca».
Naturalmente i prezzi tra Paesi possono variare molto, ma la distanza in linea d’aria rende la situazione piuttosto curiosa. «Parliamo della stessa identica località - continua Fantelli - dato che i due locali si trovano a 200 metri di distanza in linea d’aria l’uno dall’altro. Mi sembra paradossale che poi vengano a dirci che dobbiamo imparare dall’Austria a fare turismo».
La valutazione del prezzo, chiaramente, sta sempre alla base del giudizio qualitativo di un viaggio o di un soggiorno e certe differenze possono finire per danneggiare anche chi opta per un listino abbordabile. «Anche i gestori dell’imbiss, molto cortesi e cordiali, sono rimasti di sasso quando abbiamo raccontato loro della nostra disavventura mattutina. Purtroppo il rischio è che tutta la zona venga bollata come cara quando non è così».