Capodanno, festa in musica a teatro

All’auditorium il party si fa in quattro: concerto della Haydn poi buffet o cenone privé, cabaret e musica dal vivo


di Sandra Matuella


TRENTO. Bocciato dal Comune di Trento l’atteso concerto in piazza, il variegato popolo del Capodanno si è orientato sulle alternative (tutte a pagamento) proposte dalla città: per i più giovani, dai quindici ai vent’anni, c’era il Palazzetto dello sport, per i più mondani il Teatro Auditorium, mentre i più informali hanno preferito i locali trasformati per l’occasione in sale da ballo, come la trattoria Al Volt, la Bookique e la scuola di Madonna Bianca. Cuore pulsante della città era il Teatro Auditorium con ben quattro formule diverse per festeggiare il Capodanno, oltre al tradizionale concerto dell’Orchestra Haydn diretta da Philipp von Steinaecker, che ha aperto le danze alle sei e mezzo di pomeriggio: l’Auditorium era tutto esaurito, con l’orchestra nel parterre per essere più vicina al pubblico che puntualmente applaude i classici valzer viennesi, melodie d’opera e scandisce il ritmo con le mani sulla Marcia di Radetsky. Questo evento fuori abbonamento ha richiamato come di consueto tanti affezionati della Haydn, ma anche nuovi spettatori, tra cui gruppi di giovani e diverse famiglie con bambini. Questo concerto ad orario anticipato è prediletto da chi prosegue la serata al ristorante o a casa di amici, come la signora Colomba e le sue tre amiche, che dopo il concerto sono andate a mangiare il pesce all’Happy Days. E poi Silvia e Elio D’Andrea, l’ex presidente del Coro Valsella di Borgo: «Non amiamo le serate dove tutto è organizzato e nemmeno il cenone in cui si sta seduti tante ore, preferiamo essere liberi di muoverci, così dopo le belle atmosfere da Austria felix della Haydn, cercheremo un ristorante in città, e a fine serata andremo in Valsugana, a Casa Galvan, per festeggiare con gli amici». Organizzato da Città Vive e Well Cafè, il gestore dei bar nei teatri che fanno capo al Centro Santa Chiara, il Capodanno all’Auditorium proponeva quattro formule diverse, tra cui la cena buffet più spettacolo di cabaret al Teatro Cuminetti con il comico Paolo Migone, e la festa in tre sale diverse, con la musica dal vivo di Conny e dei dj Jeffrey e Paolo Perini. Al termine dello spettacolo, Paolo Migone ha partecipato alla festa nel foyer dell’Auditorium insieme ai suoi fans. Poi c’era la formula del cenone in area privé, con accesso alle altre feste: tutto esaurito per questa cena dai toni cosmopoliti, dove, ad esempio, su quattro amiche trentine, Lidia e Germana sono di Trento, mentre Rafaela è originaria di Santo Domingo e Euchria della Nigeria. Sono le responsabili dell’associazione Famiglie unite onlus che aiuta bambini africani e colombiani. Tra i convitati spicca una coppia che indossa abiti indiani tradizionali: sono Daniele, ingegnere di Trento e Kumari, originaria di Chennay. Sono neosposi, appena rientrati dall’India per il viaggio di nozze: entrambi trentini, vivono a Milano per motivi di lavoro e trascorrono le vacanze a Trento dai loro partenti. Per quanto riguarda l’abbigliamento di Capodanno al Teatro Auditorium, prevalgono i look curati, ma senza sfarzo, e solo pochi scelgono l’abito delle grandi occasioni: ormai, quanto ad eleganza ed eccentricità, il vero veglione della città è il gran ballo, organizzato prima di Natale al Sociale da Agostino Carollo.

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