Cantine Ferrari, sede da 25 milioni
Ravina, il progetto con tre piani interrati prevede anche una nuova viabilità
TRENTO. Venticinque milioni di euro per realizzare non solo le nuove Cantine Ferrari, ma anche la nuova viabilità di Ravina. Soldi che saranno tutti a carico della famiglia Lunelli.
Se la realizzazione del quartiere delle Albere aveva portato ad un riassetto viario di Via Sanseverino, in questo caso sarà spostato un tratto di Provinciale e create due rotatorie, per un intervento di circa dieci milioni per la parte di ristrutturazione aziendale e quindici per il nuovo assetto viario.
Quello che è stato presentato ieri sera al consiglio di circoscrizione di Ravina da Matteo Lunelli è l’ipotesi del progetto sul quale si sta lavorando e che potrà diventare esecutivo solo al compimento dell’iter burocratico. La nuova realizzazione punta a essere un’attrazione turistica da 50 mila visitatori, rispetto agli attuali 20 mila annui, diventando il punto di partenza di un circuito “del bello e del buono” che interesserà sia la Locanda che Villa Margon. La base di tutto sta nel fatto che attualmente le Cantine Ferrari hanno esaurito lo spazio a disposizione per lo stoccaggio ed hanno assoluto bisogno di trovarne di alternativo.
L’idea iniziale era stata quella di accedere alla campagna ad est con un tunnel sotto l’autostrada, abbandonata per l’impraticabilità del progetto. L’alternativa è data dai terreni coltivati al di là della provinciale ad ovest dello stabilimento. La realizzazione sarà in gran parte interrata ed al termine dei lavori saranno ripristinate anche le attuali coltivazioni. «Il progetto iconico è dell'architetto Michele De Lucchi – ha spiegato Matteo Lunelli – e prevede tre piani interrati collegati con un ascensore ad una cupola panoramica che avrà un raggio visivo a 360 gradi. Qui andremo a realizzare il nostro ampliamento produttivo, ma anche la nuova location per l’ospitalità e eventi con un Auditorium di capienza pari o superiore a quella della “Città del Vino”».
A questo punto se già attualmente la situazione sia viaria che di parcheggi è critica, a realizzazione ultimata non potrà che peggiorare. «Per migliorarla abbiamo pensato di spostare la provinciale che proseguirà dritta dopo il sottopasso autostradale per costeggiare la campagna fino ad immettersi sull’attuale provinciale».
Un progetto decisamente ambizioso che dovrà superare molteplici problematiche tecniche, ma che è nato cercando il dialogo con la popolazione. I costi a carico dell’ente pubblico si prospettano minimi. (d.p.)
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