Canone moderato, ecco i primi alloggi in Trentino

La Provincia ha deciso di realizzarne 309 nei 12 Comuni più abitati


Luca Marognoli


TRENTO. Canone moderato: si parte. La giunta provinciale ha disposto la realizzazione di 309 alloggi da dare in affitto con questa particolare formula - studiata per chi non è abbastanza "povero" per accedere agli alloggi Itea, né sufficientemente "ricco" per pagare gli affitti di mercato - nei 12 Comuni a maggiore tensione abitativa. E' il primo passo di un cammino che porterà piazza Dante a dotare il Trentino di 3 mila alloggi a canone moderato entro il 2016. Secondo i programmi mille alloggi, cioè un terzo del totale, dovranno essere resi disponibili nel triennio 2009-2011. Di questi ultimi, 691 saranno realizzati da Itea Spa e i restanti - precisa una delibera della giunta - «attraverso lo strumento del fondo immobiliare, del quale, alla data odierna, si sta promuovendo la costituzione». La legge che disciplina la materia (la numero 15 del 2005) prevede inoltre che la Provincia possa concedere alle imprese che mettono a disposizione alloggi, contributi nella misura massima del 40% del costo medio di costruzione dell'opera. Tali agevolazioni potranno avere anche funzione anticongiunturale, dando cioè lavoro alle imprese in un momento di crisi del mercato. Il mese scorso, l'esecutivo di piazza Dante ha stabilito i criteri e le modalità per la concessione (e l'eventuale revoca) del contributo. Il canone moderato nasce da una constatazione: esiste una fascia consistente di famiglie che è da considerarsi troppo povera per permettersi di comprare casa, ma allo stesso tempo troppo ricca per accedere agli alloggi Itea. Per loro è stato pensato questo strumento: un affitto proposto ad un costo inferiore del 30 per cento rispetto ai prezzi di mercato. Gli alloggi saranno distribuiti sul territorio, tenendo conto delle dimensioni dei Comuni ad alta tensione abitativa. In testa alla piramide Trento, con 90 dei 309 alloggi che saranno realizzati, seguita da Rovereto con 60, e dagli altri Comuni più piccoli: Pergine Valsugana, Riva del Garda, Arco, Mori, Lavis, Ala, Cles, Levico Terme, Borgo Valsugana, Mezzolombardo. L'ente pubblico farà fronte alle spese con quanto stanziato a bilancio, entro un limite di impegno ventennale di 800 mila euro l'anno, a partire dal 2011 fino ad arrivare al 2030. A Trento i primi alloggi a canone moderato, un centinaio, saranno realizzati al posto delle "palafitte" di via dei Tigli. Le ultime cinque saranno demolite nel 2012, dopo il trasloco delle sei attività commerciali che ospitavano. La scheda La collocazione Sono 309 gli alloggi a canone moderato dei quali al Provincia ha disposto la realizzazione. Ecco come sono ripartiti sul territorio: Borgo Valsugana 10, Pergine Valsugana 20, Levico Terme 10, Lavis 10, Mezzolombardo 10, Trento 90, Cles 10, Riva del Garda 34, Arco 30, Rovereto 60, Ala 10, Mori 15. A Trento il primo centinaio sarà realizzato in viale dei Tigli, al posto delle «palafitte» (foto). Il canone moderato C'è una fascia consistente di famiglie che è da considerarsi troppo povera per permettersi di comprare casa, ma allo stesso tempo troppo ricca per accedere agli alloggi Itea. Per loro c'è lo strumento dell'affitto a canone moderato, vale a dire ad un costo inferiore del 30 per cento rispetto ai prezzi di mercato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano