Cambio ai vertici di Unifarm: Sgorbani non è più direttore
Il colosso di Ravina, espressione dei farmacisti regionali, ha eletto Cainelli alla presidenza . Congedato il manager
TRENTO. Cambio ai vertici delll’Unifarm di Ravina. Il colosso espressione dei farmacisti regionali ha un nuovo presidente, Paolo Cainelli, e non ha più un direttore generale, visto che è stato interrotto il rapporto con Duilio Sgorbani, da sei anni al timone dell’azienda.
Se Cainelli è espressione diretta dell’assemblea dei soci, l’addio di Sgorbani sarebbe invece motivato in parte da bilanci Unifarm non all’altezza delle aspettative. Vediamo.
Paolo Cainelli, contitolare della farmacia Gallo di via Mantova, è figlio d’arte. Il padre Romano, scomparso nemmeno un mese fa, è stato un personaggio amato e conosciuto in città per il suo garbo e la sua professionalità, entrambi dispensati per tanti anni dietro il bancone in legno scuro della Gallo.
Proprio Romano Cainelli è stato tra i fondatori con alcuni colleghi, nell’ormai lontano 1970, di Unifarm. E da qualche setttimana, a 40 e passa anni di distanza, è toccato al figlio Paolo diventare presidente di Unifarm Trento.
Unifarm nel frattempo non ha più un direttore generale: Duilio Sgorbani, manager piacentino, 60 anni, era arrivato a Ravina nel 2010.
Sgorbani, ingegnere meccanico, ha un importante curriculum che lo ha visto dal 1983 al 2004 dirigente della multinazionale Unilever, poi nel team di salvataggio di Parmalat, in Intercos (cosmetici) ed a.d. di Cofarpa, cooperativa di farmacisti di Parma.
Con il manager alla guida Unifarm Trento ha acquisito altre realtà nella distribuzione di farmaci, core business dell’azienda, anche se non l’unico. I dati parlano di più di 1.900 farmacie servite, 41.000 referenze a magazzino, 50.000 chilometri percorsi ogni giorno e 6 piattaforme logistiche situate a Trento, Bolzano, Padova, Genova, Cagliari e Sassari.
Già la Sardegna, appena 4 anni fa Unifarm spa, allargava i suoi confini, deliberando la prima importante acquisizione, quella di Cosafaca, cooperativa sarda farmacisti Cagliari. Ma le cifre di bilancio pare non abbiano nei fatti confermato la bontà di quelle scelte.(g.t.)