Briamasco, lo stadio cade a pezzi

Tribune, spogliatoi, strutture per l'atletica: ormai si gioca solo a calcio


Daniele Loss


TRENTO. Il campo è accettabile, le tribune avrebbero bisogno di un restyling, ma per il resto è quasi un disastro, spogliatoi compresi. Lo stadio "Briamasco" ha 89 anni e li dimostra tutti. In via Sanseverino da qualche bell'anno si gioca ormai solamente a calcio. Per forza, verrebbe da dire, visto come sono ridotte tutte le strutture costruite per ospitare le gare di atletica leggera.

La pista, o meglio quello che restava delle sei corsie, è stata totalmente rimossa e adesso a circondare il manto erboso (adesso in condizioni accettabili) è un anello di asfalto, nemmeno messo troppo bene. Forse verrà finalmente ripristinata la pista? Nemmeno per sogno e il colpo d'occhio dalla tribuna è decisamente desolamente con una cornice ovale grigia (in tutti i sensi) che contrasta decisamente il bel verde del campo.

Le altre strutture dedicate all'atletica leggera sono messe anche peggio: la pedana per il salto in lungo, posta esattamente sotto la tribuna Sud, è in condizioni accettabili e la "buca" non esiste più. O meglio, esisterebbe se ormai non fosse diventata parte integrante del prato. Per non parlare della striscia che dovrebbe fungere da pedana per il lancio del giavellotto: un telo la copre pietosamente, ma sotto la condizione del fondo è pessima.

La zona del lancio del peso è invasa dall'acqua, la rete che racchiude la zona di lancio del martello è ormai sfilacciata e arrugginita. Per non parlare, poi, della cosiddetta "buca", posta lungo la pista d'atletica, utilizzata durante i 3000 siepi: è stata tappata interamente con assi (dalle quali spuntano chiodi: i giovani raccattapalle delle partite di calcio rischiano grosso) e la macchia grigio-marrone è evidente alle spalle della porta in direzione Adigetto.

Non è però finita perché c'è anche qualcosa (purtroppo di negativo) da dire riguardo alle tribune: necessiterebbero quantomeno di una tinteggiata e si dovrebbe dare una bella sistemata anche alle scale che portano alla tribuna Nord. Entri dal cancello e davanti cosa ti trovi? Una scala gommata (per evitare scivoloni) piena di buchi: un biglietto da visita non proprio degno dell'unico stadio di una città di oltre 100mila abitanti.

Il centro dell'atletica a Trento è ormai da anni il campo Coni di via Maccani, ma perché non dare una sistemata anche al "Briamasco"? E con poco, probabilmente, si potrebbe rifare il trucco allo stadio cittadino. E se non si riuscirà ad ospitare qualche Meeting prestigioso (una volta però lì andava in scena il Donna Sprint), si potrà utilizzarlo comunque per la gare scolastiche d'atletica, ora costrette ad "emigrare" in via Maccani.

Tra non molto lì, a pochi metri, sorgerà il nuovo e moderno quartiere "Le Albere" progettato da Renzo Piano. Si è fatto tanto per riqualificare l'area ex Michelin, che in un futuro potrebbe diventare il "salotto buono" di Trento, ma a fianco ci sarà uno stadio che cade a pezzi. Che senso ha tutto questo?













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