Bondone, in due mesi 150 soccorsi in pista e 18 multe: «Usate il casco, anche se non avete l’obbligo»
Aumentano scialpinisti e appassionati di ciaspole. L’appello della Polizia locale ad usare la protezione per limitare i rischi nelle cadute e a rispettare le regole
TRENTO. Dal 6 dicembre a oggi sono stati 150 i soccorsi della Polizia locale sulle piste del Bondone di cui 14 causati da scontri tra sciatori, 116 per cadute accidentali, 20 per malori e 5 che hanno richiesto l’elisoccorso. Nonostante le precipitazioni scarse, si è registrata un’affluenza intensa sulle piste con una significativa presenza di stranieri.
Comminate 18 sanzioni, di cui la metà per comportamenti irrispettosi da parte di scialpinisti che hanno attraversato le piste durante gli orari di apertura, le altre per velocità non commisurata alle proprie capacità e per aver causato scontri, altre infine per mancanza dell’assicurazione obbligatoria.
I dati sono stati resi noti oggi (3 febbraio) in conferenza stampa in Comune dal commissario capo Pierangelo Vescovi (nella foto con la vicesindaca Bozzarelli, foto C.Libera). La polizia locale sottolinea l’importanza dell’uso del casco anche da parte degli sciatori over 18 che non sono obbligati ad indossarlo: la polizia locale riscontra una certa resistenza da parte di sciatori soprattutto nella fascia 35-50 anni e ricorda che molte cadute accidentali che hanno avuto come conseguenza traumi cranici potevano essere evitati o limitati con la protezione.
Anche in questo scorcio di stagione è stata riscontrata una presenza crescente di scialpinisti e persone che vanno con le ciaspole: nei fine settimana tra i 300 e i 500 appassionati che risalgono principalmente da Vaneze fino a Vason per poi arrivare in cima al Palon attraverso il nuovo sentiero dei Mughi. Anche in questo caso l’invito a rispettare le regole: chi pratica scialpinismo o risalita con le ciaspole deve farlo su tracciati accessibili, sicuri e separati dal piano sciabile.