Base jumper sul Duomo, chiesta l’archiviazione

Il trentino Maurizio Di Palma si era lanciato dal monumento simbolo di Milano con un paracadute



TRENTO. Il pm di Milano Maurizio Ascione ha chiesto l'archiviazione del reato che era stato contestato a Maurizio Di Palma, il base jumper di 34 anni che all'alba del 4 luglio scorso si lanciò dal Duomo di Milano con un paracadute. L'uomo era stato iscritto nel registro degli indagati con l' accusa di «getto pericoloso di cose», indicato dall'articolo 674 del Codice Penale e che prevede l'arresto fino a un mese o il pagamento di un'ammenda fino a 206 euro. Di Palma, un base jumper professionista, originario della provincia di Trento e molto conosciuto nel suo ambiente, era stato rintracciato dopo alcune ore dal suo gesto, che aveva filmato, aiutato anche da alcuni amici. Le immagini del volo da una guglia della cattedrale erano state poi diffuse su internet. Di Palma ha al suo attivo oltre 2.500 lanci da grattacieli, viadotti e location d'eccezione. Quando era stato rintracciato dalle forze dell'ordine aveva spiegato che il gesto era stato solo «una bravata» ed era apparso sorpreso di essere ricercato dalla polizia.













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