Baracca distrutta dal rogo nell’area ex Carbochimica

Era stata costruita da alcuni cittadini Rom che abitano nella boscaglia Il fuoco ha fatto esplodere anche due bombole da campeggio. Nessun ferito


di Luca Marognoli


TRENTO. Prima un’alta e densa colonna di fumo, poi il botto causato dall'esplosione di due bombole da campeggio. Incendio attorno alle 19.30 di ieri all'interno dell'area ex Carbochimica, a Trento Nord. Distrutta dalle fiamme la baracca di legno costruita da alcuni Rom che abitano nella boscaglia. Non ci sono stati feriti.

Ad intervenire per prima una pattuglia della polizia locale. Gli agenti hanno atteso l’intervento dei vigili del fuoco prima di avvicinarsi al luogo dell’incendio e hanno fatto bene: pochi istanti dopo il loro arrivo, infatti, sono esplose le bombole.

I pompieri sono entrati in azione con due autobotti e il rogo è stato spento rapidamente. Le manichette sono state fatte entrare da uno squarcio nella recinzione che costeggia il piazzale del negozio Chateau d'Ax, in via Brennero. Un sopralluogo è stato effettuato, poco dopo, anche dal comandante della polizia locale Lino Giacomoni: «Chi abita nella baracca si era già allontanato, appena comparse le fiamme», spiega. «Si tratta di persone regolarmente censite, controllate, a volte accompagnate anche all’ospedale a fare accertamenti sulla Tbc». Il numero è variabile a seconda dei periodi, spiegano gli agenti che conoscono l’area: talvolta sono solo 6 o 7, in altri momenti raggiungono la ventina.

Le loro abitazioni di fortuna sono costruite in legno e distribuite in più nuclei attorno ai resti dello stabilimento.

Addentrandosi nella boscaglia, dopo la bonifica del luogo da parte dei vigili del fuoco, si vede quello che resta del piccolo insediamento, una cinquantina di metri quadrati in tutto. Per terra lamiere ancora fumanti, un tavolino, i resti di una stufa realizzata artigianalmente con dei tubi di metallo, un’accozzaglia di materiale vario, mattoni, cibo. Resta in piedi solo una parte: è la “stanza da letto”: all’interno due reti e un materasso, anneriti, e un comodino con sopra dei piatti.













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