Bar, controlli e multe: e ora arrivano le deroghe
Il sindaco vuole evitare la modifica in corsa al regolamento, indigesta a parte della maggioranza. Tra molte incognite
TRENTO. Concertini all’aperto nelle serate estive? No, sì, sì ma senza amplificazione, forse anche con amplificazione. Per uscire dall’intrico ora il Comune sta pensando ad un regime di deroghe che «salvi» l’estate e consenta agli di organizzare alcuni eventi. La possibilità di suonare musica live fuori dai locali per qualche sera al mese sembrava cosa fatta con la modifica al regolamento di polizia urbana approvata dal consiglio lo scorso gennaio. Ma la questione si sta rivelando più ingarbugliata del previsto. Così, dopo la protesta degli esercenti multati per i primi concertini all’aperto con musica amplificata, il sindaco Andreatta è corso ai ripari. Ma l’ipotesi di tornare in aula per modificare il regolamento, e consentire l’amplificazione, è parsa troppo complicata. Dentro la maggioranza le posizioni sono diverse: c’è chi (come Scalfi e Bungaro, Pd, insieme a Maffioletti delle minoranze) preme perché si cambi, ma c’è anche chi (Upt e Patt) è schierato sulle posizioni dei residenti del centro storico, contrari alla musica amplificata. Di qui l’idea di procedere ad un periodo di prova, in cui concedere deroghe ad hoc ai locali sulla base del rispetto di alcuni parametri: musica non oltre le 22, numero dei suonatori e posizionamento degli strumenti e delle casse acustiche. Una via di compromesso che tenga insieme le esigenze di locali, giovani, turisti e residenti.
Intanto giovedì sera polizia locale e polizia di Stato hanno effettuato controlli in borghese dalle 19 all’una nei locali del centro: 8 i bar controllati, tra le vie Pozzo e Rosmini, Piazza Duomo e Santa Maria, via Calepina, Largo Carducci, S.Pietro e Manci. Un locale è stato multato (108 euro) perché la porta era aperta e la musica udibile dall’esterno. In tre locali si è ottenuto di abbassare il volume della musica, dal momento che era quasi mezzanotte e i clienti stavano uscendo. Documentate alcune situazioni di affollamento all’esterno di pubblici esercizi vicini ad abitazioni. I servizi disposti dal Questore - si legge in una nota del Comune - vogliono essere una prima risposta alle richieste pervenute alle forze di polizia, per consentire ai residenti di poter riposare, prevenendo situazioni di degrado o danneggiamento degli arredi urbani.
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