IL CASO

Badante nei guai per 20 mila euro 

Si sarebbe fatta firmare un assegno dall’anziana di cui doveva prendersi cura



TRENTO. Avrebbe dovuto prendersi cura di lei, accudirla e farla sentire sicura. Invece, in base al capo d’accusa che è stato predisposto dalla procura contro di lei, si sarebbe approfittata della donna e sarebbe (quasi) riuscita a portarle via 20 mila euro. Il «quasi» sta tutto nel fatto che quando è andata a riscuotere l’assegno dal 20 mila euro che la donna aveva preparato a sua favore, sul conto corrente postale non c’erano abbastanza soldi.

A finire sui banco degli imputati è una badante 50enne che avrebbe agito in concorso con sua zia (che verrà giudicata in un procedimento a parte) e che è stata accusata di circonvenzione di incapace.

Secondo la ricostruzione dell’accusa la badante sarebbe riuscita, approfittando dello stato di prostrazione e di difficoltà psichica nel quale si trovava l’anziana che doveva curare, a farsi firmare e consegnare un assegno da 20 mila euro.

Tutto questo è successo nel gennaio di due anni fa e il prelievo non è andato «a buon fine» solo perché non c’erano abbastanza soldi sul conto. Dopo la denuncia, si è arrivati al processo penale.













Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona