Azzardo, a Trento giocati in un anno 214 milioni
Si rischia di più: cresce l’uso di videolottery. Attirati tanti giovanissimi
TRENTO. Solo 2017, gli italiani hanno investito nel gioco d'azzardo 101,7 miliardi di euro. Se è vero che una parte di questa somma è stata spesa da giocatori occasionali, è altrettanto vero che nel nostro Paese esistono centinaia di migliaia di persone affette da una vera e propria dipendenza da gioco, tanto da sfociare in comportamenti patologici.
Nello stesso anno nel solo Comune di Trento, sono stati spesi nel gioco d'azzardo 214.046.300 euro, a fronte di una perdita totale per i giocatori di 39.099.401 euro. Dati che addirittura aumentano per quanto riguarda Bolzano, dove la spesa è stata di 305.082.080 euro, con una perdita di 52.564.876 euro. “Se osserviamo con attenzione i dati di Trento - spiega Matteo Iori dell'Osservatorio sul gioco d'azzardo del ministero della sanità - notiamo come gli investimenti nel 2017 siano stati maggiori nelle videolottery rispetto alle slot machine classiche. Queste macchine danno la possibilità di scommettere (banconote fino a 500 euro) e vincere cifre maggiori: una controtendenza rispetto ai dati nazionali che fa emergere come i trentini preferiscano azzardare di più, e in giochi più rischiosi”.
Secondo l’Ama (Auto mutuo aiuto), il giocatore d'azzardo medio ha un'età compresa tra i 40 e i 60 anni ed è prevalentemente maschio, anche se le donne non sono immuni. Il nuovo rischio è però rappresentato dal gioco che, nonostante sia vietato ai minori, attira sempre di più giovani e giovanissimi. “Circa il 70% dei diciassettenni e il 38% dei quindicenni ha giocato almeno una volta - dice Iori - si tratta per lo più di gratta e vinci ma la deriva più pericolosa è rappresentata dalle scommesse sportive e dai cosiddetti social game, giochi online dove, pur non utilizzando soldi veri, il meccanismo è lo stesso dei giochi reali”.