Avvocato napoletano finge l’investimento in auto
Il professionista era appena arrivato a Campiglio, aveva lasciato aperta la portiera del Suv centrata da un furgone e ha simulato di essere stato travolto
TRENTO. Ha tentato una truffa alla Totò, ma è solo riuscito a far ridere e a rimediare guai con la giustizia. Un avvocato napoletano che aveva pensato di approfittare del caso per lucrare qualche migliaio di euro da un incidente che non lo vedeva neanche coinvolto direttamente è dovuto ricorrere alla messa alla prova per non essere processato per procurato allarme e simulazione di reato.
I fatti risalgono allo scorso inverno, aa gennaio, e si sono svolti a Madonna di Campiglio. Se non si trattasse di una storia maledettamente vera, e anche un po’ triste, ricorderebbe da vicino i film di Alberto Sordi con il ricco, e anche esibizionista, professionista che sale fino alle Dolomiti per esibire il suo sfarzoso stile di vita. In questo caso, l’avvocato era appena arrivato a Campiglio insieme alla moglie a bordo di un costoso Suv.
Mentre la moglie era salita in camera con i bagagli, l’uomo stava scaricando gli sci e li stava portando nel deposito dell’hotel, uno dei più lussuosi del paese, quando ha sentito un botto. Un furgone era passato a tutta velocità e aveva letteralmente strappato via lo sportello del Suv.
L’uomo, come mostrano le immagini delle telecamere di sicurezza, a quel è punto, si è messo a correre e si è gettato a terra simulando di essere stato centrato. Ha chiesto aiuto urlando dicendo di essere stato travolto da un furgone fantasma. E’ stato portato in ambulanza a Tione, distogliendo l’unico mezzo di soccorso del paese.
I carabinieri accorsi sul posto, però, hanno subito che qualcosa non quadrava. Innanzitutto, l’uomo non aveva lesioni, anche se lamentava forti dolori, e poi è bastato dare un’occhiata ai filmati delle telecamere. I militari hanno visto la scena comica dell’avvocato, che tra l’altro si occupa di infortunistica stradale, che ha sentito il botto ed è corso fino alla macchina per buttarsi a terra.
Così è partita la denuncia per simulazione di reato e procurato allarme. Nei giorni scorsi l’avvocato è dovuto salire a Trento per l’udienza davanti al giudice Marco La Ganga e ha chiesto la messa alla prova.